L'epicureismo
Anche l'epicureismo, avversario storico dello stoicismo, conosce notevole fortuna a Roma. Il suo più illustre rappresentante è Tito Lucrezio Caro (circa 98-circa 54 a.C.), autore di un importante e famosissimo poema filosofico, il De rerum natura (La natura).
Il punto di partenza di Lucrezio è il riconoscimento del male quale dimensione dominante nel mondo nel quadro epicureo di una concezione antifinalistica della natura, per cui cioè il divenire non ha alcun fine. Il superamento del pessimismo avviene tramite la scienza e la sapienza predicate da Epicuro, che hanno il potere di liberare dall'ignoranza, dal male e soprattutto dal timore della morte. Ciò che Lucrezio aggiunge di proprio alla filosofia di Epicuro non è tanto da ricercarsi in ambito dottrinale, quanto nel profondo pathos che pervade il suo poema e nella viva partecipazione al dolore umano, anzi al dolore cosmico.