Approfondimenti
- Contendibilità
- I cartelli
- La legislazione antitrust
- Monopsonio
I cartelli
Quando due o più imprese si accordano tra loro allo scopo di eliminare o ridurre la concorrenza attraverso la spartizione dei mercati, la fissazione dei volumi di produzione, o la determinazione del prezzo di vendita dei prodotti, si dice che esse hanno costituito un cartello.
Nel caso della spartizione dei mercati, a ogni impresa aderente al cartello viene riservata una data zona geografica di vendita, e le altre imprese si impegnano a non vendere le proprie merci in tale area.
Nel caso della fissazione dei volumi di produzione viene fissato per l'insieme delle imprese aderenti un volume massimo globale di produzione, e viene attribuito a ogni produttore un certo contingente di produzione.
Nel terzo caso, quello della determinazione del prezzo di vendita dei prodotti, vengono fissati prezzi minimi e massimi di vendita al di sotto e al di sopra dei quali le imprese aderenti non possono vendere i propri prodotti. Quando si forma un cartello, la struttura che il mercato assume coincide con quella del monopolio.
Grazie ai cartelli, le imprese vendono a prezzi superiori ai costi di produzione, e la loro capacità produttiva rimane in parte inutilizzata. Nella maggior parte dei paesi industrializzati le pratiche restrittive della concorrenza tipiche dei cartelli sono espressamente vietate dalle leggi antitrust.
Sul piano internazionale, un esempio di cartello è costituito dall'OPEC, l'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio che consente ai produttori di ridurre la quantità prodotta e di mantenere il prezzo del greggio ben al di sopra del costo medio di produzione.