Le cause delle fluttuazioni economiche
L'equilibrio macroeconomico di lungo periodo è determinato quando l'aggiustamento degli errori di percezione dei prezzi, delle vischiosità dei salari ecc. fa in modo che, graficamente, il punto in cui si incontrano domanda e offerta aggregata di lungo periodo coincida con il punto in cui si incontrano domanda aggregata e offerta aggregata di breve periodo.
Le fluttuazioni economiche di breve periodo sono spiegabili facendo riferimento a due ordini di cause:
•Spostamento della curva di domanda aggregata
Oltre ai movimenti lungo la curva, determinati dalle variazioni del livello dei prezzi, dobbiamo considerare anche spostamenti della curva, ossia variazioni della quantità che si verificano a prezzi invariati.
Quando la variazione comporta una riduzione della spesa, la curva della domanda aggregata si sposta a sinistra; quando comporta un aumento di spesa si sposta a destra.
Una caduta della domanda aggregata può essere causata e alimentata da un'ondata di pessimismo degli operatori, quale quella che può essere scatenata da un fatto di cronaca che genera incertezza: un vasto scandalo ai vertici del paese, un peggioramento del quadro politico internazionale e così via.
Il pessimismo e l'ottimismo sono contagiosi e sono capaci di dar luogo a profezie che si autorealizzano. Il taglio dei consumi da parte delle famiglie e il rinvio dei piani di investimento delle imprese porta effettivamente alla temuta caduta della domanda aggregata. La curva della domanda aggregata si sposta a sinistra.
La domanda aggregata può essere riportata al livello precedente con appropriate politiche (che vedremo più oltre) purché effettuate con elevata tempestività e precisione. In assenza di interventi di politica economica, nel lungo periodo la variazione della domanda aggregata non altera la quantità di prodotto ma influenza il livello dei prezzi.
L'ipotesi che le fluttuazioni economiche dipendano da variazioni della domanda aggregata caratterizza la teoria keynesiana.
•Spostamenti dell'offerta aggregata
Nel breve periodo, come nel lungo, gli spostamenti della curva dell'offerta intervengono tipicamente quando molte imprese devono sostenere sensibili aumenti dei costi di produzione. Possono derivare da variazioni nella disponibilità di lavoro, capitale, risorse naturali, conoscenze tecnologiche, ma anche da aspettative relative al livello dei prezzi.
L'esempio più ovvio è quello del rincaro del petrolio. La conseguenza dello spostamento a sinistra della curva è duplice:
Sono, di fatti, proprio queste le conseguenze registrate dopo lo shock petrolifero del 1974 causato dalla decisione dell'OPEC – il cartello internazionale dei produttori di petrolio – di raddoppiare il prezzo del greggio. La situazione inedita, caratterizzata dalla presenza simultanea di inflazione e stagnazione, fu chiamata stagflazione.