La crescita di lungo periodo
La crescita economica è l'aumento del prodotto pro capite di un paese, o, in alternativa, l'aumento della produttività del fattore lavoro, nel medio-lungo periodo: le fluttuazioni di breve periodo vengono studiate dalla teoria del ciclo economico.
•Aspetti quantitativi
Una misura standard del prodotto pro capite di un paese è il prodotto interno lordo (PIL) diviso per il numero degli abitanti. Una misura altrettanto immediata e diffusa della crescita è l'incremento del PIL nel tempo, espresso in termini di tasso percentuale di incremento del PIL rispetto al PIL del periodo precedente.
Nella figura 15.1 è descritto l'andamento della produzione mondiale, confrontato con quello della popolazione, dal 1750 al 2000. Sull'asse orizzontale si leggono gli anni; su quella verticale i valori che assume l'indice fatto 100 il valore del 1900. Fino alle soglie del secolo scorso popolazione e prodotto procedono di pari passo. Scopriamo così che la crescita come la conosciamo oggi è un fenomeno del tutto moderno. La figura 15.2 ci riporta in Italia in anni recenti, presentando il PIL totale del nostro paese e le sue variazioni percentuali nel periodo 1989-1999.
•La teoria della crescita
La teoria della crescita è attualmente uno dei campi più fecondi e importanti della ricerca economica: il suo obiettivo è individuare i fattori che determinano la crescita economica di un paese. Il prodotto di un paese deriva dall'impiego congiunto di risorse non riproducibili o solo parzialmente riproducibili come terra e lavoro, e di risorse che, al contrario, possono essere esse stesse prodotte e accumulate; in genere queste ultime vengono indicate semplicemente con il termine “capitale”.
È elemento comune di tutte le teorie economiche spiegare il processo di crescita in termini di accumulazione di capitale, quest'ultimo inteso sia in senso fisico sia in senso immateriale (indicato generalmente con il termine di capitale umano). La teoria della crescita risulta quindi essere lo studio dei fattori che influenzano il processo di accumulazione di un'economia.
L'accumulazione di capitale, a sua volta, è determinante per innalzare la produttività del sistema economico, generalmente misurata come quantità di beni e servizi che un lavoratore può produrre in un'ora di lavoro.
Le differenze nella produttività così intesa sono alla base delle differenze – spesso molto grandi – di reddito e di benessere da paese a paese.
Le diverse teorie della crescita si differenziano per la preferenza accordata all'uno o all'altro fattore nella spiegazione del processo di crescita e nella specificazione che questi assume. In quest'ottica è possibile ricomprendere anche le analisi degli economisti che individuano nella distribuzione del reddito la chiave per capire la crescita economica di un paese: la distribuzione del reddito è infatti il risultato dell'interazione fra i fattori sopra elencati (in particolare, la forma dei mercati e i rapporti di forza tra le classi entrano in gioco nel decidere la ripartizione del prodotto).
Media correlati
Figura 15.1 Prodotto lordo mondiale e popolazione dal 1750 al 2000 (1900=100).
Fonte: Bradford J. DeLong, "Estimating World GDP, One Million B.C. Present",http//econ161. berkeley.edu.
Figura 15.2 Prodotto interno lordo italiano a prezzi 1995 e variazioni percentuali dal 1989 al 1999.
La spezzata rappresenta l'andamento del PIL totale; i rettangoli grigi descrivono la fluttuazione ciclica.
Fonte: Annuario ISTAT. Entrambi i grafici usano valori a prezzi costanti per consentire confronti nel tempo.