Acquisizione d'azienda
Le discipline economico-aziendali considerano le acquisizioni come strumenti per il raggiungimento e il mantenimento delle condizioni di economicità dell'impresa. Il passaggio di mano della proprietà aziendale rappresenta il momento più evidente di un complesso processo che inizia con lo studio delle opportunità che il settore in cui l'azienda opera può offrire all'acquirente e si conclude con l'integrazione delle modalità operative e delle caratteristiche organizzative dell'azienda acquisita. È evidente che si tratta di un processo di amministrazione straordinaria dell'azienda, in quanto volto a ridisegnare le strategie e le strutture dei gruppi economici che per via dell'acquisizione si formano. Inquadrata in un contesto più ampio, quindi, l'acquisizione rappresenta una modalità per conseguire un obiettivo strategico (aumento di quote di mercato, ingresso in un nuovo mercato, eliminazione di un concorrente, raggiungimento della massa critica necessaria per competere con successo ecc.) e si contrappone ad alternative quali lo sviluppo dall'interno o la creazione di alleanze strategiche. L'azienda può essere acquisita da soggetti esterni a essa, nel qual caso le motivazioni all'acquisto, oltre a quelle viste sopra, sono da ricercare nelle sinergie che si vengono a creare con l'acquisizione (es., integrazione a monte o a valle), o da soggetti interni (il management aziendale). In quest'ultimo caso si parla di Management Buy Out (MBO).
Le fasi di un processo di acquisizione possono essere: a) definizione del profilo ideale dell'azienda e delle condizioni di esclusione; b) ricerca e identificazione dell'azienda da acquisire; c) raccolta di informazioni economico-finanziarie e competitive; d) valutazione; e) trattativa; f) progettazione dell'accordo; g) attuazione e gestione dell'accordo.
Due fasi molto delicate sono rappresentate dalla trattativa, nella quale sarà il potere negoziale delle parti a modificare il valore espresso dai professionisti nella valutazione d'azienda, e dalla gestione dell'accordo, nella quale si rivelano cruciali le scelte organizzative effettuate circa le modalità di integrazione dell'azienda acquisita. Il finanziamento di un'acquisizione può avvenire con capitale di pertinenza del soggetto acquirente (reperito tramite aumento di capitale o emissione di prestito obbligazionario) o utilizzando (di solito in parte) fondi derivati dal debito finanziario coperto dagli attivi patrimoniali e/o dai flussi monetari dell'azienda acquisita (dopo un processo di razionalizzazione o di risanamento). In quest'ultimo caso si parla di Leveraged Buy Out (LBO).
Da ultimo occorre sottolineare come un'acquisizione può risolversi in un accordo fra le parti o essere determinata da una cosiddetta scalata ostile (take over) attuata da soggetti esterni all'azienda che raccolgono sul mercato quote rilevanti di azioni sottovalutate fino a detenere la maggioranza relativa delle stesse a scapito del gruppo proprietario precedente.