Il popolo
Il popolo è il complesso di individui che vivono all'interno dello Stato e che assumono la qualifica di cittadini. La cittadinanza permette di partecipare alla vita dello Stato stesso, acquistando diritti e adempiendo obblighi. Dal concetto di popolo vanno distinti quelli di popolazione (che consiste nella comunità di individui che si trovano in un determinato momento storico nel territorio dello Stato) e di nazione (che indica l'insieme di individui in base a fattori comuni, quali, ad es., la lingua o la religione).
1. Acquisto della cittadinanza. La cittadinanza italiana L 91 5/2/1992 si acquista:
a) per nascita: la cittadinanza italiana del padre o della madre determina la cittadinanza del figlio (anche adottivo);
b) per matrimonio: il coniuge (straniero o apolide) di cittadino italiano acquista la cittadinanza italiana. A tal fine, però, è necessario che egli risieda legalmente da almeno 6 mesi nel territorio italiano ovvero che il rapporto coniugale duri da almeno 3 anni senza che siano intervenuti la separazione legale fra i coniugi o lo scioglimento o l'annullamento del matrimonio;
c) per concessione: in particolari circostanze il presidente della Repubblica, su parere del Consiglio di Stato, può concedere la cittadinanza a uno straniero o a un apolide.
La Costituzione cost 22 prevede che in ogni caso nessuno può essere privato, per motivi politici, oltre che della capacità giuridica e del nome, della cittadinanza. Inoltre il trattato istitutivo della Comunità economica europea prevede l'abolizione di qualsiasi discriminazione, fondata sulla cittadinanza, fra i lavoratori degli Stati membri e contempla la libera circolazione delle persone, oltre alla graduale soppressione delle restrizioni alla libertà di stabilirsi presso uno Stato membro della Comunità con il conseguente accesso alle attività salariate, alla costituzione e alla gestione di imprese. In questo senso si inizia ora a parlare di cittadinanza europea.
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