Approfondimenti
- L'etologia
- La biogeografia
- Principali organizzazioni internazionali di tutela ambientale
- Gli istituti di conservazione del territorio
Gli istituti di conservazione del territorio
Redazione De Agostini
Le riserve naturali sono territori di ampiezza varia (compreso il sottosuolo o le acque) che per ragioni di interesse generale o scientifico, estetico o educativo sono sottratte al libero intervento dell’uomo e poste sotto il controllo dei poteri pubblici; garantiscono la protezione e la conservazione dei caratteri naturali fondamentali. Comprendono:
- riserve naturali integrali: in genere di modesta estensione, tutelano in modo assoluto l’ambiente e tutto quanto vi è compreso (flora, fauna, acque, terreni ecc.). È vietato l’ingresso all’uomo, salvo per compiti scientifici e di gestione;
- riserve naturali orientate: sono consentiti interventi del personale scientifico o amministrativo al solo scopo di sorvegliare e orientare scientificamente l’evoluzione naturale di un ambiente;
- parchi nazionali: sono territori di particolare interesse per vegetazione, fauna o natura geologica e di bellezza paesaggistica, che, pur proteggendo la natura, ne favoriscono la fruizione da parte di tutti, a scopo sia educativo sia ricreativo. Con precise limitazioni, sono permessi l’accesso alla popolazione e alcuni interventi per lo sviluppo controllato del turismo e di altre attività umane;
- riserve naturali particolari: sono istituite per la conservazione di singoli aspetti della natura e comprendono quindi riserve geologiche, botaniche, zoologiche biologiche o antropologiche;
- riserve naturali speciali: hanno finalità ancora più precise, che possono riguardare la tutela di singole manifestazioni naturali (cascate, grotte), di “monumenti naturali” o di popolamento animale e vegetale.