Sicuro di sapere? Domande del sapere Francese Il seicento Jean Racine Il seicento Il barocco Tra barocco e classicismo L'esordio del teatro classico: Corneille L'età classica L'eloquenza religiosa e Bossuet La Fontaine, Perrault, Boileau Il romanzo Molière Jean Racine Dopo il classicismo Fénelon Jean Racine 1.Perché si parla di lirismo "razionale" in Racine? Il lirismo di Racine è definito razionale per la precisione geometrica con cui le scene si incastrano logicamente una con l'altra. Il lirismo di Racine è definito razionale perché i personaggi mantengono una coscienza sempre vigile e lucida. Il lirismo di Racine è definito razionale perché il dubbio che attanaglia i suoi personaggi richiama il "dubbio metodico" di Descartes. 2.Come rappresenta l'amore Racine? L'amore appare un sentimento devastante, ineluttabile, intrecciato con i tormenti acuti della gelosia. L'amore è la gioia della vita in contrapposizione con la ragion di stato. Da questo conflitto scaturisce la tragedia. L'amore è visto come un'illusione inevitabile della quale si deve ridere. 3.Come si presenta la scena nell'opera teatrale di Racine? I personaggi sono inestricabilmente fusi con la trama storica accuratamente ricostruita. L'eroe tipico di Racine è l'uomo disposto a sfidare la collera divina per raggiungere la gloria. Lo sfondo leggendario e cupo è destoricizzato e serve solo da scenario grandioso su cui campeggiano i personaggi. La tragedia si costruisce sul conflitto interiore senza via di scampo. 4.Quale differenza c'è tra gli eroi di Corneille e quelli di Racine? Gli eroi di Corneille sono tutti dell'antichità, mentre Racine, celebra i combattenti delle recenti guerre religiose. Il teatro di Corneille è essenzialmente intimista, mentre in Racine i personaggi assumono atteggiamenti più eroici. Il teatro di Racine si contrappone totalmente al mondo di valori di Corneille, scegliendo una prospettiva antieroica. 5.Che importanza ha avuto per Racine l'educazione giansenista? Ebbe come reazione il rifiuto del giansenismo con la ricerca di una visione più ottimista della vita. L'intransigente pessimismo giansenista segnò in modo profondo la sua concezione dell'uomo e del peccato. La sua opera è una costante critica della filosofia cattolica dominante. Attenzione Chiudi Bisogna rispondere a tutte le domande prima di procedere alla verifica. Non hai risposto alla domanda numero: Controlla le risposte