Lago di Resia: la storia del campanile sommerso
Famoso per il campanile che spunta solitario dalle acque, questo bacino idrico artificiale è oggi meta turistica di grande fascino
L’Italia è piena di mete turistiche suggestive, circondate a volte da storie suggestive. Il Lago di Resia è una di queste. Con le sue leggende e i suoi sentieri, oggi rappresenta una tappa irrinunciabile per chi visita l’Alto Adige. Ad omaggiare questo luogo, anche una serie tv, Curon, che ricostruisce un alone di mistero attorno al vecchio villaggio sommerso.
Dove si trova il Lago di Resia?
Il Lago di Resia, noto anche come Reschensee, è un lago artificiale. Si trova nel comune di Curon Venosta, in provincia di Bolzano, Alto Adige. La sua altitudine è di 1.498 metri sul livello del mare, si estende per circa 6,6 chilometri quadrati e ha una profondità massima di circa 28 metri.
La storia del campanile sommerso
Ma perché c'è un campanile sommerso nel Lago di Resia? Per scoprirlo bisogna fare una piccola digressione. Prima della creazione del suddetto lago artificiale, c'erano tre laghi naturali: il Lago di Resia, il Lago di Curon e il Lago di San Valentino alla Muta.
Nel 1949 fu sbarrato l'Adige mediante una diga. L'operazione determinò la fusione del piccolo lago di Resia e quello di Curon, sommergendo sia il villaggio di Curon che parte di quello di Resia. L'obiettivo: ottenere un bacino della portata di 110 milioni di metri cubi di acqua che alimenta la centrale idroelettrica di Glorenza.
Tuttavia, l'operazione sommerse centosessanta case e cinquecento ventitré ettari di terreno agricolo e, per questo, il paese sommerso dal lago fu ricostruito in una posizione più sicura, più in alto.
Da questa storia è nato il simbolo ormai universale del Lago di Resia: il campanile sommerso, appartenuto alla vecchia chiesa del villaggio di Curon, unico baluardo che ricorda il passato di ciò che l’acqua ha nascosto. Secondo una leggenda del luogo, nelle fredde notti d'inverno è possibile ancora sentire le campane suonare, anche se queste furono rimosse prima dell'inondazione.
Quando visitare il Lago di Resia
Come molte delle località dell'Alto Adige, anche il Lago di Resia è visitabile tutto l'anno. Il tutto dipende da come si ama fruire la montagna. In estate, ad esempio, è possibile godere di un bel sentiero di 15,3 km che può essere percorso a piedi o in bicicletta. Il bacino d'acqua dolce, inoltre, durante la bella stagione offre l'ambiente ideale per vela, kitesurf e windsurf. In inverno il lago diventa invece una pista di pattinaggio ed è possibile anche approfittare dei magnifici scenari nei dintorni usufruendo delle numerose piste di sci e snowboard. Infine, un piccolo museo locale racconta la storia della costruzione della diga e dell'inondazione di Curon.
La serie TV Curon e altri riferimenti culturali
Il campanile nel Lago di Resia ha ispirato una serie tv: Curon. È composta da sette episodi, usciti a metà 2020 su Netflix con la regia di Fabio Mollo e Lyda Patitucci. Il campanile sommerso e altri misteri legati al villaggio fantasma sono al centro di queste puntate. Protagonista Anna Raina, una donna che ritorna nel suo paese natale, Curon, assieme ai due figli adolescenti. La scomparsa misteriosa di Anna dà il via a una serie di indagini che porterà i ragazzi a scoprire oscuri segreti sulla famiglia e sul villaggio. Il campanile sommerso ricopre, com'è facile immaginare, un ruolo cruciale nella trama.
Stefania Leo
Foto di apertura: Wilfried Santer su Unsplash