Destination duping, riscoprire mete e destinazioni meno inflazionate

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È l'ultima tendenza in fatto di viaggi e sta prendendo sempre più piede grazie anche ai social media. Ecco di cosa si tratta

Il destination duping è la nuova tendenza turistica che sta conquistando i viaggiatori di tutto il mondo. I prezzi di soggiorni e trasferte di piacere sono tornati a salire e le mete più gettonate del pianeta sono nuovamente affollate (e care). Per questo i viaggiatori più smart hanno iniziato a puntare verso mete insolite, curiose e meno battute dalla massa, riuscendo quindi anche a risparmiare. Ecco cos'è il destination duping e come sfruttare il trend per viaggiare e ristorarsi un po'.

Cosa significa destination duping

Il destination duping è il fenomeno che spinge i turisti desiderosi di scansare la massa verso mete meno gettonate, meno care e spesso sconosciute. La parola "duping" sta per "ingannare" ed è proprio questo il meccanismo alla base del fenomeno. La scelta della destinazione è fatta in modo tale da selezionare un luogo che assomiglia alla meta turistica famosa evitata dal viaggiatore. In questo modo si potrà replicare l'estetica del viaggio anche via social, scansando gli effetti collaterali del turismo di massa. Altissimi costi compresi.

Un modo di viaggiare più sostenibile

Il ridirezionare i flussi turistici verso destinazioni "clone" significa anche proteggere delicati ecosistemi sociali ed economici, "violentati" dal turismo di massa. Infatti, l'arrivo di orde di viaggiatori spesso spingono piccoli esercizi commerciali alla chiusura perché incapaci di fronteggiare il business model che certi flussi richiedono. In questo modo, le comunità si disgregano e le persone abbandonano questi luoghi divenuti ormai un parco giochi per turisti. Non di rado, poi, se la località passa di moda, è l'intero centro abitato a soccombere. Per non parlare delle conseguenze ambientali provocate da soggiorni massivi sul posto. Un caso su tutti? Venezia, che ha deciso di tutelarsi con un ticket di ingresso.

Le mete del destination duping

I viaggiatori contemporanei, più sensibili alle sfide ambientali che il turismo pone al pianeta, hanno iniziato a disegnare nuove mappe turistiche. Ad esempio, per chi vuole visitare l'Australia, invece di soggiornare a Sydney, sceglie Perth. L'italianissima Palermo è vista come un perfetto clone di Lisbona, quindi preferita alla capitale portoghese.

Per molti Liverpool può sostituire la più caotica e cara Londra. Siviglia può diventare la valida alternativa a Barcellona per chi cerca la movida spagnola. Al mare del sud Italia si preferisce quello della Croazia, ma al di fuori di Spalato. Meglio puntare su Traù, conosciuta anche come Trogir, una città portuale il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità UNESCO. E, rimanendo in ambito marittimo, alle affollatissime Mykonos e Santorini meglio preferire Zante e le sue acque cristalline.

Stefania Leo

Foto apertura: George Bakos su Unsplash