Solstizio d'estate: cos'è, quando cade e curiosità
Il giorno del solstizio d’estate corrisponde alla durata massima delle ore di luce del giorno e la minima durata delle ore di buio della notte. Quando cade durante l'anno e perché?
Determinato da una precisa posizione della Terra rispetto al Sole, il solstizio d’estate è il giorno più lungo dell’anno e il momento che segna l’inizio dell’estate astronomica. Nell’emisfero boreale cade solitamente il 21 giugno, quando il Sole raggiunge la massima distanza dall’Equatore e la Terra – o meglio, una parte di essa - ha la massima quantità di ore di luce.
Che cos'è il solstizio?
La parola "solstizio" deriva dal latino "solstitium", termine a sua volta formato da "sol" ("sole") e dal verbo "sistere" ("fermarsi"): sta a indicare il fatto che il sole, in questo giorno, sembra apparentemente fermarsi nel cielo, una volta raggiunta la sua altezza massima rispetto all'equatore.
L'eclittica
Il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima o minima nel suo moto apparente lungo l’eclittica. Questo termine, in astronomia, indica la traiettoria che il Sole sembra descrivere sulla sfera celeste nel suo corso annuo, in conseguenza del reale moto della Terra attorno al Sole.
Quando avviene il solstizio d'estate
Il solstizio destate si verifica a giugno, quando l'asse di rotazione della Terra è inclinato di 23,5° rispetto all'eclittica.
Quanto dura il solstizio d'estate?
Nel 2023 il solstizio d’estate dell’emisfero boreale cade alle ore 16:57 del 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno. Ma, dal punto di vista astronomico, il solstizio d'estate dura solamente un istante, così come quello d'inverno e i due equinozi.
Come si calcola?
Il solstizio d’estate nell’emisfero nord cade regolarmente ogni anno tra il 20 e il 21 giugno. Questo è dovuto al fatto che la Terra completa una rotazione attorno al Sole non in 365 giorni, ma in 365 giorni e 6 ore circa.
Da qui la necessità di aggiungere un giorno al calendario ogni quattro anni, dando origine all’anno bisestile, sia la spiegazione del perché non tutti gli anni il solstizio d’estate cada nella stessa data.
Il solstizio nei due emisferi
Nel corso di un anno il solstizio ricorre due volte: a giugno, segnando l’inizio dell’estate boreale e dell’inverno australe; e a dicembre, marcando invece l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe. Nei due emisferi le stagioni risultano infatti invertite.
Miti e curiosità sul solstizio d'estate
Segnando l’inizio dell’estate, il solstizio è da sempre un giorno carico di significati, soprattutto nell’estremo Nord, dove le popolazioni nei mesi precedenti sperimentano periodi di buio prolungato. Celebrato da sempre, il solstizio d’estate era un momento importante per molte culture antiche, dai Celti agli Egizi, fino a Norreni e Romani.
Legato a questa giornata, ad esempio, dovrebbe essere il sito megalitico di Stonehenge, in Inghilterra, dove la Heel Stone il 21 giugno si allinea con il Sole che sorge. Il solstizio d’estate è un momento dedicato a riti propiziatori con falò e roghi di fantocci, per scacciare gli spiriti maligni: in Finlandia la festa si chiama Juhannus, in Lettonia Jāņi, in Bielorussia, Ucraina e altri Paesi slavi Kupala. In Italia c’è la tradizione dell’acqua di San Giovanni: essendo credenza comune che in questa occasione le erbe officinali si carichino di energia positiva, tradizione vuole che nei giorni del solstizio, mettendole in un catino d’acqua esposto alla luce lunare, si ottenga un liquido capace di purificare e portare fortuna.
Matteo Innocenti