I 10 animali più velenosi del mondo

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Non solo ragni e serpenti: alcune delle creature più letali del globo vivono sott'acqua o sugli alberi. Scopriamo le loro caratteristiche!

In natura esistono tantissimi animali che usano il proprio veleno per difendersi dai predatori. Ma non tutti i veleni sono letali: alcuni di questi sieri, ad esempio, producono esclusivamente ustioni profonde o intense sensazioni di bruciore. Inoltre non tutto il veleno "vien per nuocere": gli scienziati stanno studiando a fondo queste sostanze e, andando oltre gli effetti poco piacevoli che possono avere sul corpo umano, hanno scoperto anche i benefici che possono avere per la cura e la gestione di alcune patologie croniche e addirittura mortali, come il diabete e l'infarto. Ma visto che siamo qui per scoprire quali sono gli animali più velenosi del mondo, non perdiamo altro tempo e cominciamo subito con la classifica!

Cubozoa

Alcuni considerano la cubozoa l'animale più pericoloso al mondo. La ragione di questo titolo guadagnato, da quelle che sono note anche come Cubomeduse, è un lauto numero di morti misteriose tra i nuotatori in molte parti del mondo dove questo animale acquatico è stato avvistato. Le sue tossine colpiscono il cuore, il sistema nervoso e le cellule della pelle, provocando un decesso rapido, capace di immobilizzare i nuotatori, che muoiono così per insufficienza cardiaca.

Questa classe di invertebrati comprende diverse specie marine che presentano organi urticanti (detti nematocisti) molto potenti e per questo pericolosi per le altre specie e, come anticipato, anche per l'uomo. Sono a forma di arpione e sono in grado di iniettare una biotossina nel copro delle vittime. Chiamate anche vespe di mare, il loro veleno è in grado di fermare il cuore dell'uomo in poco tempo. In Italia siamo abbastanza al sicuro perché, pur essendo diffuse in tutto il mondo, le specie di cubomeduse più pericolose vivono nella fascia tropicale dell'oceano Indiano e Pacifico.L'unica Cubomedusa sempre più presente nel mediterraneo è la Carybdea marsupialis: non è mortale (a meno di allergia ai componenti del suo siero) ma può provocare serie ustioni.

Mostro di Gila

Il Mostro di Gila è la lucertola più velenosa del mondo, il cui veleno provoca una sensazione descritta come "lava vulcanica che attraversa le vene". Detta anche lucertola pralinata, si tratta di un grosso sauro della famiglia Helodermatidae, diffuso nel sud-ovest del Nord America, ma incapace di provocare la morte. L'inoculazione del veleno avviene attraverso speciali ghiandole presenti nella mandibola: il siero si riversa in bocca per poi penetrare nella vittima attraverso il morso.

Eppure, pur essendo pericoloso, il veleno del Mostro di Gila può essere utile per l'uomo: si compone anche di un particolare ormone approvato, sia negli Usa che in italia, per il trattamento del diabete di tipo 2
 

Ragno dei cunicoli

Noto con il nome scientifico di Atrax robustus, questo ragno produce un veleno molto potente, tossico solo per gli umani e altri primati. Diffuso esclusivamente in Austrialia, si può facilmente trovare nei tronchi cavi degli alberi, dove è solito tessere la sua tela.

Come anticipato, il veleno dell'Atrax Robustus è letale per l'uomo, ma fortunatamente dal 1981 è disponibile un antidoto che ha permesso di scongiurare la morte delle persone che sono state morse. Benché oggi non si rischi più di morire incontrando questo ragno sul proprio cammino, il dolore è certamente assicurato: il ragno dei cunicoli è infatti dotato di zanne lunghe fino a 1 cm

Vipera

È considerato il serpente più venefico del nostro Paese ed è sicuramente tra gli animali più velenosi d'Italia: la vipera è un rettile presente sul territorio in cinque specie diverse, tutte letali. In Friuli Venezia Giulia c'è la Vipera ammodytes, mentre la più comune (presente ovunque tranne che in Sardegna) è la Vipera aspis. La berus si trova nelle Alpi centrali, mentre la ursinii è diffusa nell'Appennino centrale. Infine, la Vipera walser è diffusa nella zona di Biella e nell'alta Valsesia. 

Per fortuna le vipere sono rettili abbastanza pacifici: più che attaccare, infatti, preferiscono scappare alla vista di un eventuale predatore, uomo compreso. Benché a livello popolare siano ritenute molto pericolose, il morso di questo serpente è mortale in rari casi, come nel caso di anziani, bambini, soggetti molto debilitati e animali domestici. 
 

Tracina

Tra gli animali velenosi in italia c'è la tracina. Appartiene alla famiglia dei Trachinidae ed è sicuramente una delle specie marine più temute dai bagnanti. Per fortuna non è mortale, ma solamente molto dolorosa. 

Gli aculei in grado di iniettare veleno si trovano sul dorso del pesce, e sono dotati di ghiandole velenifere. Purtroppo è molto facile metterci un piede sopra anche quando si cammina in acque molto basse: la tracina, infatti, si nasconde per cacciare. Quando si viene punti da una tracina il dolore si irradia dalle estremità all'intero arto, e lo shock del dolore può provocare nausea, vomito e svenimenti. Per fortuna non c'è pericolo di morte e il dolore generalmente svanisce nel giro di un giorno. 

Rana dorata

Benché sia quasi carina da vedere (è di un bel giallo acceso), siamo di fronte a una delle rane più velenose del mondo: se il suo nome scientifico è Phyllobates terribilis un motivo ci sarà!

Diffusa esclusivamente nelle foreste pluviali della Colombia, il corpo di questo anfibio è ricoperto da un velonissimo alcaloide che i nativi utilizzavano per cacciare, ricoprendone le punte delle loro frecce: non a caso viene anche chiamata Rana dal Dardo Velenoso. Attualmente questa specie è in pericolo di estinzione. 

Lumaca del cono marmorizzato

Il nome scientifico di questo mollusco è conus geographus, ma è principalmente nota come lumaca dal cono marmorizzato. Predilige acque calde e poco profonde ed è diffusa nell'oceano Indiano e Pacifico. Si può riconoscere per la sua conchiglia larga e lunga, di colore marone e dorato, che può arrivare fino ai 15 cm.

Si tratta di un animale decisamente  pericoloso, perché è in grado di uccidere anche un uomo, benché non sia aggressiva nei confronti della nostra specie (se non viene minacciata, toccata o presa in mano). Il veleno viene inoculato a partire dalla "proboscide" di cui questo mollusco è dotato, dopo che la preda viene arpionata attraverso particolari denti. Per il veleno di questa particolare specie non esiste alcun antidoto.
 

Ornitorinco

Oltre a essere uno dei pochi mammiferi a deporre le uova, l'ornitorinco è insospettabilmente velenoso. A produrre il veleno sono gli esemplari maschi che, nelle zampe posteriori, hanno uno sperone cavo utilizzato per iniettare il veleno nelle vittime.

Sebbene non sia letale per l'uomo, si racconta che un "calcio velenoso" di un ornitorinco produca un dolore straziante e abbastanza potente da paralizzare e uccidere animali più piccoli, compresi i cani. 

Lori Lento

Noto con il nome scientifico di Nycticebus genus, il Lori Lento è famoso prima di tutto per il suo aspetto dolce e carino. Ma questo è anche l'unico primate velenoso scoperto finora dall'uomo. 

Attiva il suo siero combinando un olio prodotto dalla sua ghiandola branchiale con la sua saliva. Lecca la ghiandola e poi strofina il veleno attivato sulla sua pelliccia come difesa chimica, oppure lo distribuisce con un morso. Si crede che questo meccanismo entri in azione per difendersi dai parassiti, ma le osservazioni scientifiche hanno individuato in questo meccanismo anche un'arma contro i predatori.

Talpa europaea

Tra gli insospettabili animali più velenosi al mondo, c'è anche la Talpa. Questo dolce ma tossico mammifero usa una saliva tossica per paralizzare e sottomettere le loro prede, per la maggior parte i lombrichi. Ciò consente loro di conservare il cibo fresco e vivo per un consumo successivo.

Stefania Leo

Foto di apertura: Immagine di kuritafsheen77 su Freepik