Paura di volare: chi colpisce e come si manifesta l’aerofobia
Spesso andare in vacanza comporta inevitabilmente viaggi molto lunghi che possono essere “accorciati” da un’invenzione straordinaria: l’aereo. Questo mezzo di trasporto è infatti necessario per raggiungere luoghi dall’altra parte del mondo, conoscere culture diverse e visitare città sconosciute.
Insomma, se l’uomo sognava di volare, oggi può benissimo farlo: non tutti però hanno il desiderio di salire su un aereo e affrontare un viaggio tra le nuvole, nella troposfera. Purtroppo, quella che può subentrare, è la cosiddetta paura di volare.
Ma da cosa deriva e come si manifesta questa paura?
I motivi per i quali certe persone ritengono quasi impossibile salire sull’aeroplano sono molti. C’è chi ha vissuto il primo viaggio tra le nuvole sopraffatto dal terrore dovuto da turbolenze di origine atmosferica, oppure chi non sopporta l’idea di essere “sospeso” in aria.
Un’altra causa, derivante dal bisogno di controllo metodico, può essere l’impossibilità di guidare il veicolo sul quale ci si sta muovendo. I soggetti a rischio sono anche quelle persone che, soffrendo di attacchi di panico, temono di averne uno durante il viaggio: volare, infatti, può moltiplicare ed accentuare i sintomi che solitamente si manifestano durante una crisi, quali sudorazione fredda, tachicardia, vertigini e affanno. Un circolo vizioso che, naturalmente, non fa che aumentare ossessioni, ansie e paure!
Una fobia, quella di volare, che non fa distinzioni di sesso, età o estrazione sociale: nel mondo gli aerofobici sono tantissimi e altrettante sono le persone che rinunciano a un mezzo di trasporto sicuro del quale, oggi, non si dovrebbe aver così tanto timore.
Quali sono i metodi per superare la paura dell’aereo?
Alcuni hanno adottato delle tecniche per combattere l’incubo del volo: la lettura o una conversazione interessante possono distogliere il pensiero dalla paura o dal susseguirsi di immagini catastrofiche nella mente.
E chi non riesce ad utilizzare questi metodi? I più gravemente affetti dalla fear of flying, ovvero dalla paura di volare, ricorrono ad ansiolitici e cure prescritte dal medico che, in base al livello d’ansia e allo stato emotivo del paziente, prescrive medicinali, dosi e somministrazioni.
Quando, invece, non si vuole ricorre subito ai farmaci, ci si può affidare a percorsi psicologici: la terapia cognitivo comportamentale, per esempio, aiuta a tenere sotto controllo le sensazioni fisiche che subentrano durante un attacco di panico o uno stato d’ansia.
Altri rimedi “naturali” possono essere i corsi promossi e tenuti dalle compagnie aeree, le quali insegnano a riconoscere nelle proprie paure fondamenti irrazionali. Tramite dimostrazioni, simulazioni e discorsi riescono a rassicurare il cliente e a fargli capire che non c’è nulla da temere.
Oggi la paura di volare è una limitazione, un fattore di rinuncia, che contagia sempre più persone.
Le tecniche e i rimedi per sconfiggerla sono davvero tanti: perché non iniziare a provarne qualcuno invece di rinunciare a vacanze o a lavori davvero interessanti?