Bere caffè dopo i pasti aiuta a combattere l’insorgenza del diabete

caffè

Il caffè, bevanda osannata e condannata,  è qualcosa a cui in pochi saprebbero rinunciare, soprattutto nella nostra penisola.

Originario dei paesi arabi, il caffè arrivò per la prima volta in Italia, transitando per Venezia, nel XVI Secolo. I secoli successivi hanno poi visto la capillare diffusione della nera bevanda, la quale diede altresì il nome agli omonimi luoghi dedicati al suo consumo, i Caffè.

Una storia centenaria che dura ancora oggi poiché il momento del caffè rappresenta una vera e propria tradizione in tutto il mondo: momento di pausa e di chiacchiere o degno coronamento di un pasto o di una cena, in Italia il caffè espresso è qualcosa di irrinunciabile.

E nonostante le condanne che spesso sono state indirizzate nei confronti della bevanda, è stata da poco diffusa una ricerca che ritrova nel caffè benefiche proprietà che concorrono al corretto funzionamento del nostro organismo.

Una ricerca condotta dall'INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), infatti, ha stabilito che il consumo del caffè è un buon modo per tenere alla larga il diabete, soprattutto se bevuto subito dopo il pasto.

Questo perché subito dopo aver mangiato, soprattutto se tra un pasto e l’altro sono intercorse parecchie ore di digiuno, si assiste al cosiddetto picco glicemico: il livello degli zuccheri nel sangue cresce improvvisamente e il corpo non è in grado di far fronte a quest’abbondanza, maltollerandola.

E, alla lunga, questo livello altalenante degli zuccheri risulta essere dannoso per la salute dell’organismo, che risponde sviluppando il diabete. In effetti una delle motivazioni alla base dello sviluppo del diabete risiede nei cosiddetti picchi glicemici.

Al contrario il caffè e le sostanze in esso contenute, tra le quali i composti fenolitici, hanno il positivo effetto di rallentare il processo digestivo andando conseguentemente a moderare la velocità di assorbimento del glucosio da parte del sangue.

In questo senso non si verifica il tanto insidioso picco glicemico post-pasto, salvaguardando la nostra salute e difendendoci dall’insorgenza del diabete.