Allergie domestiche: quali sono le più comuni e come combatterle
Tutto quello che serve sapere sulle allergie domestiche: quali sono le più comuni e quali sono i migliori aspirapolvere per contrastarle.
Naso chiuso, occhi arrossati, prurito e difficoltà a respirare: chi soffre di allergia alla polvere o agli animali domestici ha imparato a convivere con questi fastidiosi disturbi. La cura dell'ambiente di casa per chi è allergico, però, richiede ancora più attenzione: quando le cause delle allergie si trovano proprio tra le mura domestiche, infatti, è indispensabile effettuare un'accurata e corretta pulizia. Per fare la differenza e ridurre gli allergeni nelle nostre abitazioni basterà seguire delle piccole ma importanti indicazioni, e un aspirapolvere specifico si dimostrerà un prezioso alleato. Conosciamo insieme i principali sintomi e cause delle allergie più diffuse, ma soprattutto scopriamo quali sono i trucchi e i rimedi per combattere le allergie domestiche.
L’allergia alla polvere
L’allergia alla polvere
Partiamo da una semplice domanda: che cos'è un'allergia? Un'allergia è una malattia atopica che colpisce soggetti con la tendenza a essere ipersensibili a determinate sostanze estranee, per esempio pollini, proteine o farmaci, che possono penetrare nell'organismo per contatto, per via aerea o attraverso l'apparato digerente. Nell'entrare in contatto con il soggetto ipersensibile, queste sostanze, definite allergeni, sono in grado di indurre nell'organismo la produzione di anticorpi specifici di classe IgE (immunoglobuline E).
In presenza dell'allergene i globuli bianchi, che hanno la funzione di difendere l'organismo da minacce esterne, interpretano la sostanza normalmente innocua come dannosa, causando quindi una risposta eccessiva del sistema immunitario: la produzione di anticorpi specifici IgE a sua volta porta al rilascio di sostanze, come l'istamina, che scatenano una reazione infiammatoria prolungata.
Questo squilibrio della reattività immunologica causa reazioni allergiche di intensità diverse a seconda di fattori genetici e fattori ambientali. Nel caso dell'allergia alla polvere, la reazione è causata da diversi allergeni prodotti dagli acari della polvere durante il loro ciclo vitale e che vengono in contatto con il soggetto ipersensibile per via aerea o per contatto.
L'allergia agli acari della polvere è una delle allergie più diffuse al mondo. A differenza dell'allergia ai pollini, che ha carattere stagionale, quella agli acari della polvere è di tipo perenne, in quanto i microrganismi responsabili degli attacchi allergici proliferano in casa sia nei mesi invernali, quando gli ambienti sono riscaldati e meno areati, sia nei mesi primaverili, quando l'umidità ne favorisce la riproduzione. Proseguiamo nella lettura per scoprire meglio i sintomi e le cause dell'allergia alla polvere.
I sintomi dell’allergia alla polvere
Sospettiamo di essere allergici alla polvere? Allora è bene prestare attenzione ai seguenti sintomi:
- Starnuti improvvisi e frequenti
- Naso chiuso oppure che cola
- Occhi gonfi, arrossati o che lacrimano
- Prurito a naso, occhi e palato
Nei casi più gravi, o quando i sintomi lievi sono stati ignorati troppo a lungo, possono insorgere anche:
- Prurito a mani e pelle
- Arrossamenti ed eruzioni cutanee
- Respiro affannoso e fiato corto
- Tosse persistente, asma
- Debolezza e malessere generale
Per sapere con certezza se si è allergici agli acari della polvere è consigliabile rivolgersi a un allergologo e fare un prick test: si tratta di un esame allergologico cutaneo con cui si dispone sulla pelle del soggetto una goccia dei principali allergeni; la pelle viene punta delicatamente per far penetrare l'allergene nell'organismo e la reazione, se positiva, provocherà un gonfiore in prossimità della puntura. Per ridurre i sintomi dell'allergia agli acari della polvere si può ricorrere all'uso di spray nasali, antistaminici o terapie continuative, ma prima di tutto è essenziale mettere in pratica dei semplici accorgimenti per curare l'ambiente domestico. Vedremo insieme come.
Quando si manifesta l’allergia alla polvere
Solitamente i sintomi dell'allergia alla polvere si manifestano simultaneamente o comunque entro pochi minuti da quando si è entrati in contatto con l'allergene e variano a seconda della quantità di polvere con cui si entra in contatto e della sensibilità del soggetto. Delle volte, tuttavia, la reazione allergica può insorgere dopo alcune ore, o comunque intensificarsi dopo un contatto prolungato nel tempo, specialmente se si sono ignorati i sintomi troppo a lungo.
Come abbiamo visto, nella maggior parte dei casi, l'allergia agli acari della polvere si manifesta con sintomi a carico dell'apparato respiratorio ed è anche uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo dell'asma. Ma non soltanto: non è insolito che i disturbi dovuti all'allergia alla polvere rendano l'organismo più esposto all'attacco anche da parte di altri allergeni. Il fumo, inoltre, aumenta il rischio di insorgenza di malattie allergiche.
L'allergia alla polvere nei bambini
Come riconoscere se il nostro bambino è allergico alla polvere? Uno dei sintomi principali dell'allergia agli acari della polvere nei bambini è la rinite: sebbene la rinite provochi sintomi simili a quelli del semplice raffreddore, infatti, starnuti e naso che cola possono rivelare un'infiammazione periodica o cronica più profonda che sta alla base dell'insorgere dell'allergia alla polvere. Nei casi più gravi di allergia i bambini possono presentare anche prurito alla gola, attacchi di tosse, broncospasmo e asma bronchiale.
Per combattere la rinite allergica nei bambini è raccomandato eseguire dei lavaggi nasali con soluzione fisiologica, mentre quando l'allergia si manifesta con sintomi più gravi devono essere valutate terapie a base di antistaminici o cortisonici spray o per via orale. Per evitare che i sintomi dell'allergia alla polvere nei bambini peggiorino, in ogni caso, è cruciale mettere in atto degli interventi di prevenzione per ridurre il grado di esposizione agli acari della polvere e bonificare la stanza del bambino e l'ambiente domestico. Tra i principali rimedi, in particolare, si consiglia di:
- Arieggiare la stanza del bambino più volte al giorno
- Evitare tappeti, moquette e tende molto ampie nella stanza del bambino
- Preferire giocattoli di legno o plastica
- Conservare eventuali peluche, bambole o giocattoli di stoffa al chiuso
- Evitare che il bambino giochi coi cuscini o salti sul letto
- Non fare le pulizie quando il bambino è in casa
- Non stirare o far asciugare i panni nella camera del bambino
Da cosa è causata l'allergia alla polvere
È stato dimostrato che gli acari sono la causa più comune di allergie in tutto il mondo, e nel caso dell'allergia alla polvere i responsabili sono gli acari della famiglia Pyroglyphidae. A scatenare l'attacco allergico, tuttavia, non sono gli acari in quanto tali, bensì gli allergeni che essi rilasciano durante il loro ciclo vitale.
La reazione allergica alla polvere si manifesta in primis per via degli allergeni contenuti nelle feci degli acari, e in secondo luogo attraverso le proteine che vengono rilasciate con le secrezioni emanate durante l'accoppiamento, la muta e la decomposizione. Gli allergeni che causano l'allergia alla polvere si diffondono nell'aria e si depositano sugli oggetti di uso comune, causando quindi la reazione allergica nei soggetti ipersensibili per inalazione o contatto.
Gli acari della polvere
Gli acari della famiglia Pyroglyphidae sono organismi microscopici e sono diffusi in tutto il mondo. Se ne contano 16 generi e 46 specie, e almeno 13 di queste sono state riscontrate nella polvere domestica: nel mondo occidentale le specie più comuni di questi acari sono il Dermatophagoides pteronyssinus e il Dermatophagoides farinae.
Questi acari vivono e si riproducono in ambienti caldi e umidi, dove la temperatura è superiore ai 20°C e il tasso di umidità è superiore al 60%; gli acari proliferano nella polvere e si insediano su superfici e arredi di materiali naturali, come cotone e lana, nutrendosi di forfora e delle piccole squame prodotte dal normale ricambio della nostra pelle, oltre che di resti di cibo e muffe. Un acaro adulto vive in media 2-4 mesi e poiché le femmine depongono 1-3 uova al giorno la colonia, di norma composta da milioni di esemplari, si rinnova continuamente. Un acaro è in grado di produrre fino a 40 particelle fecali al giorno e ciascuna di queste contiene sostanze allergizzanti.
Tappeti, tende, coperte e peluche sono gli ambienti principali dove si annidano gli acari all'interno delle nostre case. Poiché essi rifuggono la luce del sole, tuttavia, i luoghi più insidiosi dove nidificano gli acari sono materassi e cuscini. Per evitare il proliferare degli acari e ridurre il rischio di insorgenza delle allergie alla polvere è quindi essenziale effettuare con costanza un'accurata pulizia domestica.
Quali sono le stanze più a rischio per le allergie domestiche
Quali sono le stanze più a rischio per chi soffre di allergie domestiche? Sicuramente quelle dove si trascorre più tempo, ma anche quelle dove gli acari hanno più possibilità di trovare un ambiente favorevole alla loro proliferazione, e dunque gli angoli bui, quelli dove si deposita molta polvere o quelli che non riusciamo a raggiungere con la pulizia ordinaria.
Gli acari, come detto, vivono e si riproducono in ambienti chiusi, caldi e umidi, ma anche in stanze non adeguatamente ventilate o soggette a infiltrazioni di acqua dall'esterno. Sebbene il soggiorno e la camera da letto siano le stanze più a rischio, quindi, è bene prestare la dovuta attenzione anche a bagni, cucine, sottotetti e cantine, dove a causa di scarsa areazione o poca luce potrebbero formarsi umidità e muffe.
Allergie e animali domestici
Per quanto sia diffuso il pensiero che il pelo degli animali sia la principale causa delle allergie a cani e gatti, sono in realtà la saliva, le scaglie di pelle morta e le tracce di urina dell'animale a scatenare la reazione allergica. Le allergie agli animali domestici, infatti, vengono innescate dall’esposizione ad alcune proteine prodotte dall’animale che si ritrovano principalmente nelle secrezioni.
Poiché i cani, e i gatti soprattutto, si toelettano quotidianamente distribuendo la saliva sul proprio corpo, le sostanze allergeniche si depositano sul pelo e le superfici dove si sposta l'animale; quando il soggetto ipersensibile entra in contatto con l'animale domestico o il pelo che si disperde naturalmente in casa, si scatena la reazione allergica. Allo stesso meccanismo si devono anche le allergie a roditori e conigli che, seppur meno frequenti, sono comunque piuttosto diffuse.
Malgrado ciò, spesso i responsabili delle allergie portate da cani e gatti sono ancora una volta gli acari che si annidano nel pelo degli animali: in questo caso la risposta del sistema immunitario non riguarda necessariamente le sostanze allergeniche prodotte da cani e gatti, ma il pelo degli animali, che è di fatto un veicolo dell'allergia agli acari della polvere.
Allergia a cani e gatti: cause e sintomi
Come nel caso dell'allergia alla polvere, le allergie agli animali domestici sono mediate dagli anticorpi IgE che vengono prodotti dal sistema immunitario del soggetto ipersensibile in seguito all'esposizione agli allergeni dell'animale, e la reazione allergica si manifesta attraverso un processo infiammatorio che causa soprattutto irritazioni nell'apparato respiratorio.
La causa principale dell'allergia al gatto è l'allergene Fel D1, una proteina prodotta dalle ghiandole sebacee del gatto e contenuta nella sua saliva. Allo stesso modo, a provocare le reazioni allergiche ai cani sono le proteine Can F1 e Can F2, rilevabili nella saliva, nella forfora e nelle ghiandole sebacee che si trovano nel derma del cane. Poiché le particelle allergeniche del cane sono più pesanti rispetto a quelle dei gatti, esse si diffondono in minor misura, ed è per questo che le allergie ai cani sono solitamente meno violente rispetto a quelle dei gatti.
La carica allergenica varia a seconda della razza. Esistono anche specie di cani e gatti che per via delle loro caratteristiche sono animali adatti a chi soffre di allergie: il siberiano, per esempio, è un cosiddetto gatto ipoallergenico, mentre il terrier americano, il levriero e il bichon sono cani ipoallergenici perché il loro pelo tende a produrre meno squame o comunque ne perdono molto poco.
I sintomi delle allergie agli animali domestici sono del tutto simili a quelli dell'allergia alla polvere:
- Starnuti e naso che cola
- Occhi arrossati e che lacrimano
- Labbra, lingua e occhi gonfi
- Prurito sul palato e sulla pelle
- Arrossamenti ed eruzioni cutanee
- Tosse e asma
- Dolori alla pancia, nausea, vomito
Quando non è possibile allontanare l'animale da casa, il trattamento farmacologico per combattere l'allergia a cani e gatti prevede l'utilizzo di antistaminici e spray nasali a base di corticosteroidi; in alternativa, è possibile iniziare un percorso di immunoterapia, che mira a ottenere una desensibilizzazione graduale con la somministrazione di quantità sempre maggiori dell'allergene. Alcuni studi, inoltre, hanno rilevato che l'esposizione in età precoce all'animale domestico potrebbe sensibilizzare il sistema immunitario nei bambini e quindi limitare l'effetto delle reazioni allergiche anche da adulti.
I rimedi per contrastare le allergie domestiche
Uno dei modi migliori per evitare l'insorgere di allergie è stare alla larga dalla sostanza a cui si è allergici, ma come fare se viviamo a contatto con animali domestici e vogliamo limitare i disagi causati dalla fastidiosissima allergia alla polvere?
Se non ci è possibile allontanare cani e gatti da casa, è bene cercare di tenerli il più possibile in aree aperte, come giardini o terrazzi, o comunque evitare che entrino nei locali dove trascorriamo più tempo, per esempio la camera da letto. È indispensabile che l'animale venga lavato accuratamente ogni 1/2 settimane e che venga spazzolato fuori dai locali di casa.
Nel caso degli acari della polvere, che si nutrono di piccole squame cutanee, ma anche di muffe, resti di insetti morti e briciole che spargiamo in giro per casa, è opportuno eliminare le fonti di cibo che ne consentono la proliferazione. Tuttavia, è praticamente impossibile eliminare gli acari e gli allergeni in tutto e per tutto.
Per contrastare le allergie domestiche bisogna quindi intervenire sull'ambiente di casa effettuando regolarmente una profonda pulizia: a questo proposito è importante lavare con regolarità le cucce e i tappetini dove riposano gli animali e, anche nel caso dell'allergia alla polvere, consentire un buon ricircolo d'aria in tutta la casa con l'ausilio di ventilatori o aprendo semplicemente le finestre. Continuiamo nella lettura per conoscere i principali rimedi da mettere in atto per impedire la formazione di spore e muffe e la circolazione degli allergeni.
Come ridurre gli allergeni
Come abbiamo visto, le allergie domestiche sono dovute alle sostanze allergizzanti che si disperdono nell'aria e si depositano sulle superfici di uso comune di cui non è così facile liberarsi. Ma cosa possiamo fare concretamente per ridurre gli allergeni?
Prima di tutto, è necessario tenere sotto controllo due fattori di particolare rilevanza: la temperatura e il livello di umidità all'interno della casa. Gli acari, infatti, resistono molto bene sopra i 20°C e proliferano se l'umidità relativa è tra il 60% e l'80%. Per ottenere il giusto livello di umidità (tra il 45 e il 55%), è ideale utilizzare un deumidificatore in inverno o un condizionatore nei mesi estivi: un ambiente relativamente secco, infatti, è l'ideale per far sì che l'acaro si disidrati e muoia. L'acaro, inoltre, mal tollera i raggi solari, pertanto aprire le finestre e far entrare luce in tutte le stanze contribuirà a ridurne la proliferazione.
Ecco quindi qualche suggerimento per tenere sotto controllo i fattori ambientali e ridurre gli allergeni:
- Arieggiare di frequente tutta la casa
- Evitare di stendere o far asciugare panni bagnati in casa
- Tenere cani e gatti all'aperto o comunque evitare che entrino in camera da letto
- Utilizzare deumidificatori in inverno e condizionatori in estate
- Scegliere un arredamento semplice e facile da pulire
- Ridurre i soprammobili e librerie aperte per evitare gli accumuli di polvere
- Collocare il letto lontano dai caloriferi, poiché l'aria calda che ne esce solleva la polvere
- Pulire con cura i termosifoni
- Pulire e sostituire regolarmente i filtri antipolvere dei condizionatori
- Utilizzare un aspirapolvere specifico
Tessuti e arredi da evitare quando si soffre di allergie
Quando soffriamo di allergia, il tipo di arredamento che scegliamo per la nostra casa può fare la differenza. Quali sono gli arredi e i tessuti da evitare per combattere le allergie domestiche?
Gli arredi giusti devono avere due caratteristiche: essere in materiale impermeabile agli allergeni e facili da pulire. Limitando i tessuti che trattengono gli acari (lana, imbottiture) limiteremo infatti la loro diffusione. Evitando di esporre troppi oggetti sulle mensole, ritirandoli invece con cura nei cassetti, e prediligendo mobili rialzati dal pavimento e non troppo alti, riusciremo ad arrivare ovunque durante le pulizie e a ridurre quindi gli accumuli di polvere.
È consigliabile rimuovere l'eventuale moquette e lasciare pavimenti o parquet liberi da tappeti, rimuovendo anche eventuali tappezzerie. Quanto all'arredamento, è meglio prediligere divani e poltrone in pelle o ecopelle e sedie in legno o materiali plastici, anziché poltrone e divani foderati in tessuto. Veneziane e tendine a rullo possono essere valide soluzioni al posto delle classiche tende perché si possono pulire più facilmente e non trattengono gli acari.
In camera da letto è indispensabile scegliere materassi e cuscini anti-acaro, e assicurarsi di lavare e sostituire con regolarità coperte e i piumini; tra i materiali anti-acaro più indicati per materassi e guanciali ci sono il lattice e il poliuretano, che consentono una buona traspirazione e non trattengono la polvere. Per ridurre il rischio di allergie è ideale impiegare delle apposite coperture anti-acaro, cioè delle speciali fodere realizzate con tessuti impermeabili e traspiranti che avvolgono completamente materassi, cuscini e piumoni, creando una barriera protettiva contro acari, polvere e batteri.
Come pulire al meglio la casa
Finora abbiamo compreso meglio le cause e i sintomi delle principali allergie domestiche e imparato a conoscere i principali trucchi per limitare l'insorgere delle allergie. Ora, però, concentriamoci su ciò che fa davvero la differenza: una accurata pulizia domestica.
Per combattere gli allergeni e vivere in un ambiente più sano basterà mettere in pratica dei piccoli ma indispensabili accorgimenti e dotarsi dei giusti strumenti, per esempio un aspirapolvere specifico per eliminare gli allergeni. La semplice scopa e gli spolverini, infatti, non sono sufficienti, perché il loro utilizzo rimuove soltanto una parte della sporcizia e anzi solleva gli acari disperdendoli nell'ambiente. Nemmeno gli aspirapolvere a sacchetto o ad aria sono efficaci in caso di allergie, in quanto rimettono in circolazione parte degli allergeni, mentre la tecnica di pulizia con vapore secco pur agendo in profondità fa sì che le fibre trattengano umidità, favorendo quindi la proliferazione degli acari.
Allo stesso tempo, anche l'utilizzo di spray acaricidi è sconsigliabile perché questi uccidono gli acari soltanto in superficie ma non agiscono in profondità eliminando l'allergene – senza contare che contengono sostanze chimiche che potrebbero risultare tossiche per la cute e le mucose con l'uso prolungato. I panni catturapolvere con azione elettrostatica sono un buon punto di partenza ma hanno un'efficacia limitata perché non riescono a catturare le particelle più piccole.
Qual è allora la soluzione concreta per pulire al meglio la casa e liberarci dagli allergeni? Sicuramente utilizzare un aspirapolvere con filtro HEPA (acronimo di high efficiency particulate air), che rappresenta l'aspirapolvere ideale per mantenere un ambiente igienico ed è in grado di catturare anche le particelle ultrafini. Gli aspirapolvere con filtro HEPA però non sono tutti uguali: proseguiamo nella lettura per scoprire i vantaggi dei modelli più innovativi.
Perché scegliere un aspirapolvere con filtro HEPA
Gli aspirapolvere con filtro HEPA sono i migliori per chi soffre di allergie e un aiuto concreto contro le allergie domestiche: il loro punto di forza, infatti, è la capacità di intrappolare anche le particelle di polvere più piccole.
Uno dei modelli più innovativi di aspirapolvere dotati di filtro HEPA è SAMSUNG Jet™, una scopa elettrica ricaricabile con filtro HEPA a cinque livelli che intrappola il 99,999% di micropolveri e allergeni oltre ai pollini che entrano accidentalmente in casa e sono responsabili delle fastidiose allergie stagionali. Questa scopa elettrica assicura il massimo livello di igiene grazie agli speciali filtri e a Samsung Clean Station™, la nuova soluzione per lo smaltimento della polvere e dello sporco domestico. Grazie alla sua forza aspirante, Clean Station™ svuota rapidamente il contenitore della scopa elettrica, riducendo di 400 volte la dispersione delle impurità nell’ambiente circostante rispetto ai sistemi tradizionali.
Un aspirapolvere con filtro HEPA, quindi, è particolarmente indicato per chi soffre di allergia: più che un rimedio è un vero e proprio strumento di prevenzione per ridurre gli allergeni e combattere le allergie domestiche.
Cosa lavare con più frequenza e come
Per avere una casa a prova di allergie e chiarire ogni dubbio, vediamo ora cosa bisogna lavare con più frequenza e come.
Partendo dal soggiorno, è importante rimuovere la polvere dalle superfici prima di lavarle – parliamo sia dei pavimenti, sia dei mobili e arredi, non dimenticandoci di cuscini, poltrone imbottite e peluche. I pavimenti andrebbero lavati almeno una volta ogni due settimane, o comunque al bisogno, ma in caso di allergie è consigliabile farlo tutte le settimane. Dopo aver rimosso la polvere con un panno elettrostatico o, meglio, con un aspirapolvere specifico, è utile passare le superfici con un panno inumidito e poi asciugare accuratamente: questo farà sì che la superficie rimanga pulita e igienizzata ed eliminerà anche gli eventuali residui di polvere.
È poi necessario fare attenzione alla pulizia dei termosifoni, sui quali la polvere si deposita molto facilmente: dopo aver rimosso la polvere in eccesso, vanno passati con una spugna imbevuta di acqua e detergente e asciugati con un panno in cotone. Polvere e lanugine si accumulano anche nei filtri di condizionatori, deumidificatori e asciugatrici: i filtri vanno quindi rimossi, lavati con acqua calda e sapone neutro e fatti asciugare completamente. Se il condizionatore si usa soltanto d'estate va bene pulirlo a inizio stagione o comunque sempre dopo un lungo periodo di inattività; leggiamo comunque il manuale di istruzioni, che riporterà la cadenza con cui sostituire i filtri.