A cosa serve la vitamina D
La vitamina D è una vitamina liposolubile, questo significa che si scioglie nei grassi e viene veicolata nell’organismo attraverso le sostanze lipidiche. Per alcune sue caratteristiche, la vitamina D viene considerata più un ormone che una vitamina, infatti può essere prodotta nell’organismo dall’azione della luce solare sulla pelle;
controlla la quantità di calcio che viene assorbita dall’intestino; regola i livelli del calcio e del fosforo nel sangue e nelle ossa.
La vitamina D si presenta in diverse forme, identificate dai numeri 1-5. Quelle con il maggior potere antirachitico sono due: la vitamina D2, o calciferolo, e la vitamina D3, o colecalciferolo.
La vitamina D è utile per diverse funzioni, quali:
-regolazione dell’assorbimento del calcio e del fosforo durante la formazione delle ossa e dei denti. Quando lo scheletro è perfettamente formato, continua a svolgere una funzione conservativa.
-favorisce l’assorbimento della vitamina A
-ha poteri antitumorali
-è fondamentale per prevenire il rachitismo infantile, una malattia caratterizzata dall’incapacità di calcificare la matrice ossea, che provoca il rammollimento delle ossa craniche e l’incurvarsi delle gambe e della colonna vertebrale, con gravi conseguenze per la crescita
-è molto importante per la salute dei denti, sia in età di crescita affinché spuntino senza ritardi, che in età adulta per evitare che cadano precocemente e siano protetti dalla carie.
Dove si trova la vitamina D:
Oltre a essere prodotta dall’organismo in seguito all’esposizione ai raggi solari, la vitamina D è fornita soprattutto dagli alimenti di origine animale. Quelli che ne
contengono maggiori quantità sono: il latte, il burro, la carne, il fegato, le uova (soprattutto il tuorlo), il tonno, le aringhe, il salmone, gli sgombri e l’olio di fegato di pesce.
Gli alimenti di origine vegetale danno uno scarso apporto di vitamina D. le maggiori quantità si rinvengono nei funghi e negli ortaggi a foglia verde scuro. La vitamina D non viene alterata con il calore e in presenza della luce, inoltre, non perde efficacia se viene conservata.
Il fabbisogno di vitamina D
Il fabbisogno giornaliero di vitamina D varia in base all’età e al sesso. Per gli uomini dai 15 ai 24 anni è di 10 mg; oltre i 24 anni è di 5 mg. Le donne hanno un fabbisogno giornaliero che varia a seconda dell’età e dello stato fisico: dai 15 ai 24 anni è di 10 mg/dì; dopo i 24 anni è di 5 mg, mentre in gravidanza e in allattamento occorre una dose di vitamina D pari a 10 mg giornalieri.
Possono aver bisogno di integrazioni di vitamina D:
-le persone che vivono in luoghi dove è carente la luce del sole anche in conseguenza all’inquinamento, in quanto lo smog assorbe i raggi ultravioletti necessari ad attivare la vitamina D
-le donne che fanno uso di contraccettivi orali, in quanto questi interferiscono con l’assorbimento di vitamina D
-le donne in stato di gravidanza e in allattamento
-negli adulti, una carenza di vitamina d può produrre osteomalacia e osteoporosi, malattie che provocano fragilità ossea, dolori alla zona lombare, al bacino e alle gambe, contrazioni o spasmi muscolari. I soggetti più a rischio di carenza sono le persone che seguono diete vegetariane integrali e coloro che sono costretti a passare molto tempo in casa.
Maria Rita Insolera, Naturopata
In collaborazione con Cure-Naturali.it, il portale del benessere naturale.
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