Cbd: 5 luoghi comuni da sfatare
Ancora oggi attorno al CBD aleggiano falsi miti: cerchiamo di fare chiarezza sull'argomento andando a sfatarli e a comprendere le principali caratteristiche del cannabidiolo.
Ha effetti rilassanti, antiossidanti, antinfiammatori, favorisce il sonno, distende contro ansia e panico. Normale che sempre più persone in Italia si avvicinino al CBD, uno dei cannabinoidi naturali presenti nella Cannabis Sativa che, a differenza del THC, non provoca alterazioni psicofisiche. Ecco le cose da sapere sul cannabidiolo, insieme ad alcuni miti da sfatare.
Cosa è il CBD
Come detto, il cannabidiolo è un metabolita presente nelle piante di canapa: la famiglia dei cannabinoidi comprende anche il THC, principio allucinogeno contenuto in grande quantità nella marijuana, mentre il CBD caratterizza la cosiddetta cannabis light. A differenza del delta-9-tetraidrocannabinolo (THC), il cannabidiolo non solo interagisce con il nostro corpo in molti modi, ma è anche ben tollerato e non tossico.
Come si assume
Non essendo un principio psicoattivo, il cannabidiolo è considerato legale: si può trovare nella cannabis light, ma anche in altre numerose forme. Il CBD può essere infatti usato in purezza anche in ambito alimentare (ad esempio nella preparazione di torte, biscotti e tisane), oppure sotto forma di olio, capsule, creme, integratori, persino supposte. Questo principio attivo, che non è psicotropo, ha numerosi effetti benefici: è antinfiammatorio, analgesico, ansiolitico e, più in generale, rilassante.
Tanti luoghi comuni
L’assunzione di CBD è ancora stigmatizzata, per via del legame tra questo principio e la Cannabis Sativa. Sono diversi i luoghi comuni da sfatare riguardanti il cannabidiolo. Ecco i principali.
Crea dipendenza
Falso. Nel 2018, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha concluso che «il CBD non mostra alcun effetto potenzialmente associabile ad abuso o dipendenza». Il principio responsabile dell’assuefazione alla marijuana è infatti il THC, che nella cannabis light è presente in quantità modesta.
Dà effetti stupefacenti
Falso. A differenza del THC, il CBD non ha attività psicotropa. Non essendo psicoattivo, anche in dosi elevate non dà dunque effetti stupefacenti. Al contrario, ci sono studi che evidenziano come possa ridurre gli effetti negativi del THC.
Riduce la capacità di concentrazione
Falso. La struttura chimica del cannabidiolo non permette un legame con i recettori CB1, che sono associati a motivazione e umore, allo stesso livello di affinità del THC. Dunque, il CBD non riduce affatto la capacità di concentrazione.
Non è sicuro per gli animali
Falso. Il CBD svolge la sua azione attraverso il sistema endocannabinoide, presente non solo negli esseri umani ma anche negli amici a quattro zampe. Secondo una ricerca del riportata sulla rivista Current Drug Safety, ad esempio, il cannabidiolo si rivela particolarmente utile per gli animali domestici che soffrono di ansia da separazione.
Alimenta il mercato illegale
Falso. Al contrario, la cannabis light è riuscita a diminuire il giro d’affari dello spaccio in Italia. C’è stata infatti una ha portato a una riduzione dell’11,5% dei sequestri di marijuana illegale, con un calo dei ricavi per le organizzazioni criminali attorno ai 200 milioni di euro l’anno.
Matteo Innocenti