10 cose che (forse) non sai su Tomas Milian
Tomas Milian, noto per il ruolo di Er Monnezza, si è spento all'età di 84 anni per un ictus.
Di Tomás Quintin Rodriguez - vero nome dell'attore - si ricorda spesso il suo ruolo più famoso e, forse, verrà ricordato per lo più per i polizieschi in cui interpretava il ruolo del ladruncolo dal pesante accento romanesco.
Ma cerchiamo di scoprire qualcosa in più sull'attore e sull'uomo: un volto che ha fatto la storia del cinema italiano.
- Tomas Milian l'attore aveva origini cubane. È nato a Mariano, un piccolo villaggio poco lontano dall'Avana, da una famiglia della ricca borghesia cubana.
- Da bambino ha assistito al suicidio del padre, un generale di alto rango che, con il colpo di stato di Batista a Cuba, cadde in disgrazia e si suicidò davanti a suo figlio. Milian all'epoca aveva solo 12 anni.
- Dopo aver vissuto negli Stati Uniti, è arrivato in Italia negli anni '50, a suo dire, "con soli cinque dollari in tasca".
- Oltre ai film in cui interpretava Sergio Marazzi, soprannominato Er Monnezza, Milian ha lavorato anche con registi di altissimo livello come Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Pier Paolo Pasolini, Dennis Hopper e Liliana Cavani.
- Anche i grandi registi erano pazzi di lui. Ad esempio, il regista premio Oscar Steven Soderbergh l'ha voluto in "Traffic"
- Nel documentario "The Cuban Hamlet" di Giuseppe Sansonna Milian ha dichiarato di essere bisessuale e di aver avuto avventure sia con uomini che con donne. Nel 1964 ha sposato Margherita Valetti, dal quale ha avuto un figlio, Tomaso Milian Jr. L'attpre era poi rimasto vedovo nel 2012.
- Nella sua autobiografia "Monnezza amore mio" (Rizzoli) ha rivelato che all'apice del successo ha abusato di sostanze stupefacenti.
- Tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta Milian ha anche avuto una breve parentesi da cantante. Ha inciso tre dischi: "La piazza/Il cavallo bianco", "Espanto en el corazon", "Presto presto scusa scusa/Un libro... una storia".
- Milian ha rivelato di aver scoperto anche Bombolo (il personaggio romanesco interpretato da Franco Lechner). "Bombolo l’ho scoperto io, a un ristorante. Stava ordinando la pasta in modo isterico: “Damme la pasta, damme la pasta”. Ho pensato subito: che faccia da schiaffi! Lo porto sul set, gli faccio al produttore: “Faje di’ ‘damme ’na pizza’”, e così sono nati gli schiaffi. Schiaffi veri, anche se tenevo la mano a conca".
- Durante una sua intervista a "Da Da Da" del 2010 ha dichiarato che, una volta morto, avrebbe voluto essere sepolto sotto la terra di Roma, città che gli ha regalato una notorietà che nemmeno i tanti anni di di silenzio artistico prima della sua morte gli hanno tolto.
Redazione De Agostini