Addio a Zygmunt Bauman, il teorico della società liquida
Il mondo dice addio al filosofo e sociologo polacco Zygmunt Bauman. Si è spento all'età di 91 anni: lo riporta il quotidiano di Varsavia Gazeta Wyborcza. Bauman è stato un pensatore attivo e prolifico anche negli ultimi momenti della sua vita.
Nato a Poznan in Polonia nel 1925, Bauman viveva e insegnava da tempo a Leeds, in Inghilterra. Qui è stato a capo del dipartimento fino al suo pensionamento, avvenuto nel 1990. È divenuto famoso in tutto il mondo per la sua teoria della cosiddetta "società liquida". Secondo il filosofo il tessuto della società contemporanea, sociale e politico, era "liquido", cioè sfuggente a ogni categorizzazione del secondo scorso e quindi inafferrabile. La causa di tutto questo è da ricercare nell'avvento della globalizzazione, delle dinamiche consumistiche, del crollo delle ideologie. Nella postmodernità questi fattori hanno causato uno spaesamento dell'individuo, esposto senza barriere alle spinte, ai cambiamenti e alle violenze della società contemporanea.
Bauman era di origini ebraiche: riuscì a salvarsi dalla persecuzione nazista, scappando in Unione Sovietica nel 1939, dove si avvicinò all'ideologia marxista. Dopo la guerra, fece ritorno in Polonia e da lì si trasferì in Inghilterra.
Bauman è stato anche un feroce critico del governo israeliano di Netanyahu e della politica dell'occupazione di parte della Cisgiordania. Secondo il filosofo polacco questa è stata una mossa suicida per Israele, che non avrebbe mai portato alla pace in Medioriente.
Quasi tutti i suoi libri sono stati pubblicati da Laterza: "Vita liquida", "Consumo dunque sono" e "L’arte della vita", "Il demone della paura", "Modernità liquida", "Amore liquido", "Capitalismo parassitario", "L’etica in un mondo di consumatori", "Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone", "Danni collaterali. Diseguaglianze sociali nell’età globale", "Paura liquida", "La società sotto assedio", "Sesto potere", "Stranieri alle porte".
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