Marina Abramovic al PAC di Milano: quando il pubblico diventa performance

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Marina Abramovic torna a stupire ed ipnotizzare il pubblico come solo un’ammaliatrice riesce a fare con le sue performance.
L’artista serba ha presentato un inedito lavoro al Padiglione d’arte contemporanea di Milano in cui il pubblico, per la prima volta, viene coinvolto nella sua performance diventando esso stesso performance art.

La performance, interamente basata sul Metodo Abramovic o Abramovic Method, vede il pubblico muoversi all’interno di una living installation, dove è l’artista a motivare i partecipanti a muoversi attraverso un percorso sperimentale e sensoriale.

La mostra, inaugurata il 21 marzo a Milano, ospiterà l’artista fino al 24 marzo che la dirigerà dal vivo. Mentre dal 25 marzo fino al 10 giugno saranno gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera a condurre la performance secondo lo stesso metodo.

Il PAC ospita, inoltre, la monumentale installazione The Artisti s Present, che l’artista serba realizzò al MoMa nel 2010; in più una serie di opere recenti che si ricollegano all’Abramovic Method.

Probabilmente una delle immagini più potenti e strazianti dell’artista la si può ricondurre a quella tenutasi alla Biennale di Venezia nel 1997: Marina Abramovic sta in cima ad una montagna di carcasse di mucca che per ben 6 giorni scarnifica fino a ripulire completamente dalla carne. Questo è quello che avveniva in Balkan Baroque, una denuncia e un grido di sofferenza alla guerra in Yugoslavia che le fa ottenere il Leone d’Oro.

Ma quella del 1997 non è stata una delle più crude e sofferte performance; basta tornare alle sue prime apparizioni in pubblico: nel 1974 un’Abramovic giovane e bellissima lascia a disposizione del pubblico vari oggetti tra i quali anche una piuma e una rivoltella perché venissero usate sul suo corpo. L’artista venne “torturata” con 72 oggetti diversi; “opera” questa che per poco non le cosò la vita.

Questa volta al Padiglione d’arte contemporanea di Milano la performance non prevede nessun genere di violenza, anzi: il PAC è stato trasformato per l’occasione in un percorso interattivo, fisico e mentale in cui le persone partecipanti dovranno osservare e ascoltare espandendo i propri sensi.

Marina Abramovic nasce a Belgrado il 30 novembre 1946 ed è conosciuta nel campo della performance art, ovvero una forma artistica dove è l’azione di un individuo singolo o di un gruppo di persone a “fare l’opera”.
La performance art può avvenire in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo senza limiti di tempo.
Dal 1973 Marina Abramovic non ha mai smesso di essere tra i più famosi esponenti di questa forma d’arte.