Jim Morrison: la vita e le passioni del Re Lucertola

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"Datemi un sogno in cui vivere perché la realtà mi sta uccidendo". Questo è solo uno dei tanti aforismi di James Douglas Morrison, in arte Jim Morrison, che rendono al meglio quello che era il suo turbamento interiore. Una visione radicale della vita e una sensibilità straordinaria, ma anche un'intensa dedizione alle passioni, la più grande? La musica: i “The Doors”.

Jim Morrison è nato a Melbourne, in Florida, l’8 dicembre 1943 da un ufficiale inglese e una casalinga. Il suo “curriculum” è quello di un artista trasgressivo, ma anche quello di un giovane insicuro e, probabilmente, insoddisfatto e annoiato dalla fama e dal successo. Emblema della rivoluzione culturale dell’epoca, conosciutissimo come cantautore e poeta ma anche come angelo ribelle, eroe maledetto e Re Lucertola (Lizard King): soprannome che gli attribuirono i fan dal pezzo The Celebration of the Lizard, nel quale una strofa diceva così: “I am the Lizard King, I can do anything."
Fare ciò che voleva fu proprio quello che mise in atto durante tutta la sua vita: breve ma molto intensa.

Con la famiglia non andava molto d’accordo, così molto presto uscì di casa per frequentare l’università cinematografica dell’UCLA in California, dove conobbe un componente di quelli che avrebbero formato i Doors: Roy Manzakel, chitarrista e compositore. E, dove anche, fece le sue prime esperienze con alcol e droga.
I The Doors diventarono famosi con l’album di debutto Light My Fire, nel quale Jim Morrison approfittò per diffondere i suoi pensieri senza censure: l’amore libero e l’anarchia. Messaggi probabilmente blasfemi all’epoca, a causa dei quali il cantante fu arrestato dalla polizia nel 1967, proprio durante un suo show. 

Nella sua vita tante ragazze, le più importanti: Patricia e Pamela, con la prima si sposò secondo un rito di stregoneria mentre con l’altra divise gran parte del suo tempo. E fu nel 1971, dopo un processo che durò più di un anno e l’aveva visto imputato per atti osceni in pubblico, che James Douglas Morrison e Pamela Courson decisero di trasferirsi in Francia per condurre una vita “normale”, da cittadini e non da rockstar trasgressive.
Jim Morrison in un anno aveva preso 15 kg dovuti all’abuso di alcol e aveva perso il fascino che ai primi tempi, nei Doors, lo aveva caratterizzato.
I piani  nella capitale francese, sembravano andare al meglio, fino a quando nella notte tra il 2 e il 3 luglio 1971 successe qualcosa che gli tolse la vita.
Su quel “qualcosa” ci sono diverse teorie: c’è chi dice sia stato per overdose, per un arresto cardiaco o per un mix mortale di droga e alcol. Pamela, che morì tre anni dopo, lo trovò nella vasca da bagno privo di vita.

Nel cimitero di Pere Lachaise, il più grande di Parigi, i suoi fan che hanno ascoltato Break on Through, Light My Fire, People Are Strange, Hello, I Love You e tante altre, si recano in centinaia ogni giorno da tutto il  mondo, lasciando qualsiasi tipo di dono.

Perché Jim Morrison è tutte e due le cose: passione e libertà, e diffcile è mettere in dubbio quello che scrisse: “Io non sarò mai nessuno, ma nessuno sarà mai come me”.