Ingrid Bergman, dall’Europa a Hollywood: il fascino di una star mai dimenticata

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Era il 29 agosto del 1982 quando Ingrid Bergman ci lasciava precocemente all’età di sessantasette anni.

Stroncata da un tumore al seno, l’attrice svedese dall’irresistibile fascino che il produttore David O. Selznick definì "Un misto di bellezza eccitante e di fresca purezza", è da tutti ricordata come una delle migliori attrici del panorama cinematografico internazionale.

Per una strana coincidenza, Ingrid Bergman nacque esattamente il 29 agosto (Stoccolma - 1915). Cresciuta in Svezia, prematuramente rimasta orfana, studiò recitazione presso la Scuola del Reale Teatro Drammatico di Stoccolma. In breve tempo, a partire dal 1935, la Bergman prese parte a diversi film svedesi di successo tra cui il celebre Intermezzo del 1939. Un film, questo, che le garantì un vero e proprio lasciapassare per Hollywood. Il regista David O. Selznick la volle, infatti, negli Stati Uniti per girare un remake di Intermezzo che riscosse grande successo e raccolse i consensi di critica e pubblico. Il successo ottenuto convinse la Bergman a spostarsi definitivamente a Hollywood.

Diversi i film che ne accrebbero la popolarità e che, dopo il primo Oscar per Angoscia (1944), la consacrarono come vera e propria icona del cinema internazionale. Il fascino e la bravura della Bergman, non lasciarono indifferente il celebre maestro del brivido Alfred Hitchcock che, nel 1945, la volle per il suo Io ti salverò.

Ma l’instancabile e irrequieta Ingrid non rimase negli States a lungo. Dopo il flop di Giovanna d’Arco decise di scrivere al grande regista italiano Roberto Rossellini, reduce dagli ultimi successi neorealistici di Roma città aperta e Paisà, chiedendogli di poter lavorare con lui. Così fu. A partire dal 1949 la Bergman si spostò in Italia dove girò il suo primo film: Stromboli terra di Dio.

La collaborazione con Rossellini, che nel 1950 divenne suo marito, durò diversi anni, almeno fin quando il suo matrimonio in crisi e alcuni flop cinematografici la portarono ad accettare un nuovo incarico a Hollywood. La Fox le offrì, infatti, il ruolo della protagonista nel film Anastasia del 1956 che le valse il suo secondo Oscar come miglior attrice. La carriera della Bergman divenne inarrestabile. Con il passare del tempo si dedicò anche alla televisione e al teatro.

Il suo terzo e ultimo Oscar arrivò nel 1975 per il film Assassinio sull’Orient Express e, proprio in seguito a tale successo, venne convocata dal regista suo connazionale Ingmar Bergman per interpretare quello che fu il suo ultimo capolavoro: Sinfonia d'autunno. Nonostante la malattia incombesse su di lei, la Bergman riuscì ancora una volta a dare il meglio di sé.

Purtroppo, fu proprio la malattia ad avere la meglio sulla bella attrice. Nel 1982, nel giorno del suo compleanno, Ingrid Bergman si spense a Londra. Considerata una delle migliori interpreti di sempre, il suo ineguagliabile contributo all’industria cinematografica internazionale è ricordato non solo sulla Walk of fame di Hollywood ma da pubblico e critica che, a distanza di trent’anni, non l’hanno mai dimenticata.