Addio a Cino Tortorella: la vita del mago Zurlì, tanto amato da grandi e piccini
Diverse generazioni di giovani spettatori hanno imparato a ridere e a sognare con lui: il Mago Zurlì, celebre personaggio fiabesco dello Zecchino d'oro. Cino Tortorella, volto e anima del mago Zurlì, è venuto a mancare a Milano il 23 marzo 2017, a pochi mesi dal suo 90esimo compleanno, che si sarebbe festeggiato a giugno.
Nato a Ventimiglia nel 1927, Cino Tortorella ha esordito nel 1957 nel mondo dello spettacolo proprio nel ruolo del mago con la mantella azzurra e la bacchetta magica: un personaggio che l’ha reso subito amato dal pubblico di grandi e piccini e che ne ha segnato l'intera carriera. Sembra sia stato Umberto Eco, all'epoca funzionario Rai, a proporgli il programma per ragazzi “Zurlì, il mago del Giovedì”, di cui Tortorella è anche l'ideatore.
Nel 1959 Gino Tortorella ha concepito e progettato la manifestazione canora dello “Zecchino d’Oro” che ha condotto dalla sua prima edizione fino al 1972, impersonando il ruolo del famosissimo mago. Il successo della trasmissione fu tale da rimanere nel ricordo di tutti i bambini dell’epoca: nel 2002, in occasione della quarantacinquesima edizione dello Zecchino d'Oro, Tortorella è entrato nel Guinness dei primati presentando lo stesso spettacolo più a lungo di chiunque altro al mondo.
Lo Zecchino d’Oro non è l’unica creatura nata dalla collaborazione di Tortorella con il coro dell'Antoniano di Bologna; altre trasmissioni degne di nota sono: “Il primo giorno di scuola (Festa dei Remigini)”, “La Festa della Mamma”, “Canzoni per Alpha Centauri”, “Viva le vacanze”, “Tre farse, un soldo”, “Le due Befane” e “Una magica notte Aspettando il Natale”.
Nella conduzione dello Zecchino d’Oro, Tortorella dal 1988 è stato affiancato da Maria Teresa Ruta e in seguito da altri personaggi, ma è a partire dal 2009 che ha dovuto lasciare la conduzione per via di un contenzioso con l'Antoniano. L'esclusione dallo Zecchino d'oro, lo aveva profondamente colpito come pure aveva lasciato un segno il grave attacco d'ischemia avuto nel 2007, da cui tuttavia si era ripreso con nuovo slancio e nuove iniziative.
In Rai Tortorella ha anche svolto il lavoro di autore e regista per programmi famosi come "Chissà chi lo sa?" trasmesso per dodici anni consecutivi, “Scacco al re”, “Dirodorlando”.
Negli anni settanta e nei primi anni ottanta ha collaborato con emittenti televisive private come Telealtomilanese e Antenna 3, firmando programmi sia come autore che come regista: “Il Pomofiore”, “Il Napoleone e La Bustarella”, “Classe di ferro”, “Strano ma vero”, “Ric e Gian Show”, “Una fetta di sorriso”, “Incrocia la fortuna”, “Birimbao” e “Zecchino Story”.
Oltre all’abito televisivo, Tortorella ha avuto esperienze anche nel giornalismo e nella letteratura per piccoli pubblicando importanti libri di fiabe e collaborando con i più importanti settimanali per ragazzi fra i quali Topolino, Il Corriere dei Piccoli e Il Giornalino.