Addio a Carlo Fruttero: scrittore, traduttore e giornalista italiano
Carlo Fruttero se n’è andato a 85 anni a Castiglione della Pescaia in Toscana, dove da tempo si era ritirato. Vicino a lui, in una grigia domenica del 15 gennaio, vi era la figlia Maria Carla.
Scrittore, giornalista e traduttore, Fruttero è stato tra i celebri nomi italiani della produzione letteraria insieme a quello di Franco Lucentini con cui dal 1952 iniziò una lunga serie di collaborazioni giornalistiche e non.
Una coppia, quella Fruttero-Lucentini che ha dato vita a numerosi romanzi di genere poliziesco, tra i quali “La donna della domenica” che Luigi Comencini fece uscire in film, al cinema, nel 1975.
Quando nel 2002 Lucentini, malato di tumore ai polmoni si tolse la vita, Carlo Fruttero si fermò per ben quattro anni.
Una pausa piuttosto lunga ma ripagata dal successo di “Donne informate sui fatti”, libro finalista del Premio Campiello 2007. Questo romanzo diede di nuovo l’opportunità all’autore di ritornare in cima alle vette delle classifiche: nel 2007 vinse il Premio Chiara e nel 2010 il Premio Campiello fino agli ultimi lavori “Mutandine di chiffon” e “La patria, bene o male” che scrisse con Massimo Granellini.
Carlo Fruttero nacque nel 1926 a Torino. Gli esordi della sua carriera sono quelli che lo vedono come traduttore fino a quando con Lucentini dirige una collana dedicata al mondo della fantascienza dal 1961 al 1986.
Un uomo, un amico e uno scrittore di spirito: sapeva scherzare persino sulla stessa morte e sulla vecchiaia scovandovi privilegi che solo lui avrebbe potuto cogliere in un modo assolutamente ironico.
Foto di Kurier