Alfred Hitchcock: storia del genio del brivido (e i suoi film più belli)

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La vita, i film più famosi e le attrici predilette del regista e produttore cinematografico britannico divenuto uno dei più grandi cineasti della storia del cinema americano.

Alfred Hitchcock ha rinnovato il linguaggio del brivido al cinema. Considerato uno dei più grandi cineasti della storia, il regista britannico naturalizzato statunitense ha regalato all'umanità grandi capolavori come Rebecca - La prima moglie (1940), Psycho (1960), Gli uccelli (1963).

Biografia 

Alfred Hitchcock nasce il 13 agosto 1899 a Leytonstone, un quartiere dell'East End di Londra. Figlio di due commercianti agroalimentari, è il più giovane di tre fratelli. La vita di quegli anni è stata ripresa in due suoi film: Il pensionante (1927) e Frenzy (1972). L'amore per il teatro è di famiglia e viene trasmesso al giovane Alfred, che ha anche una spiccata passione per la geografia. Il padre muore nel 1914 all'età di 52 anni. In quell'anno frequenta corsi serali presso la Scuola di Ingegneria e Navigazione presso l'Università di Londra.

Il suo primo lavoro risale al 1915 alla Henley Telegraph & Cable Company, una fabbrica di cablature elettriche. Nel 1917 viene riformato per il servizio militare, ma lui si arruola come volontario del genio civile. In quegli anni continua a coltivare la passione per cinema e teatro.

Le prime esperienze al cinema

Nel 1920 fa il suo ingresso nel mondo del cinema attraverso un lavoro alla Famous Players-Lasky-Studios. In quegli anni disegna titoli e didascalie dei film muti prodotti dallo studio. Fa questo lavoro di notte per mantenere il vecchio impiego presso la società elettrica. Dal 1923 al 1925 lavora per la Gainsborough Pictures, occupandosi di diverse mansioni secondarie: sceneggiatore, scenografo, assistente alla regia e montatore. L'esperienza come aiuto per The Blackguard di Graham Cutts lo porta a Berlino, dove va a lavorare a fianco di Murnau, che stava girando L'ultima risata, e di Fritz Lang, che aveva appena finito di girare I nibelunghi.

L'incontro con Alma Reville 

Alma Reville è una montatrice cinematografica, coetanea di Hitchcock. Ha una carriera avviata. Lui le propone di montare insieme le inquadrature di Woman to Woman. Durante il lavoro, tra i due scatta l'amore. Reville e Hitchcock si sposano nel 1926 e rimangono insieme per tutta la vita. La moglie di Hitchcock diventa anche la sua sceneggiatrice e il regista si consulta con lei per ogni passaggio della lavorazione dei suoi film. Insieme hanno un'unica figlia, Patricia.

Il periodo inglese

La cinematografia di Hitchcock si divide in due momenti: il periodo inglese e quello americano.

Il primo periodo inizia nel 1925, quando Michael Balcon gli affida la regia di Il labirinto delle passioni. Girato tra Monaco, il lago di Como, la Riviera ligure (Alassio e Genova), Parigi e Cherbourg, è un vero e proprio battesimo del fuoco per Hitchcock e Reville. Dal 1925 al 1929 il regista inglese gira nove film muti. Il suo primo, vero successo è Il pensionante. Nel 1929, due anni dopo, dirige Ricatto, il suo primo film sonoro che segna il debutto del genere anche in Europa.

Nel 1934 Hitchcock firma un contratto per cinque film con la casa di produzione Gaumont British Picture Corporation, di cui era responsabile Michael Balcon. Ma nessuno di questi viene premiato dalla critica britannica. Ma Hitchcock sentiva che la sua ricetta era vincente. Celebra la sua idea con L'uomo che sapeva troppo (1934), che convince critica e pubblico. Seguiranno Amore e mistero (1936), Sabotaggio (1936), Giovane e innocente (1937) e La signora scompare (1938): tutti film che gli attirano le attenzioni dei produttori americani. L'ultimo film girato nel Regno Unito è La taverna della Giamaica (1939) e conclude il cosidetto periodo inglese, composto di 23 film.

Il periodo americano 

Nell'estate del 1939 Hitchcock, sua moglie Alma e la figlia Pat si trasferiscono a Los Angeles.

A Hollywood lavora per David O. Selznick, il produttore di Via col vento. Il contratto, che prevede l'impegno per cinque film, viene firmato il 14 luglio 1938. All'inizio viene incaricato di dirigere un film sul Titanic, ma gli preferisce un altro soggetto, tratto dal best-seller di Daphne du Maurier, Rebecca - La prima moglie. È il 1940 e il film vince l'Oscar per la produzione di Selznick e per la fotografia di George Barnes, ma non per la regia. Questo sarà un premio che mancherà sempre al palmares di Hitchcock.

Seguono Il sospetto (1941), che ha ancora come protagonista femminile Joan Fontaine e che segna l'incontro di Hitchcock con Cary Grant, Il signore e la signora Smith (1941),  L'ombra del dubbio (1943), Io ti salverò (1945) e Notorious - L'amante perduta (1946), con i quali si instaura la felice collaborazione con Ingrid Bergman.

Lo stile di Hitchcock 

Figlio del cinema muto, lo stile di Hitchcock interpreta il dialogo come un rumore tra gli altri. Sono le azioni e gli sguardi a raccontare la storia. C'è una sfasatura tra immagine e dialogo, in cui si raccontano simultaneamente una prima situazione evidente e una seconda segreta, al fine di ottenere un effetto drammatico. Nel suo stile confluiscono i sentimenti umani più importanti, come la gelosia, il desiderio e l'invidia. Il focus sugli sguardi, il modo di ripartire i silenzi nei dialoghi, i gesti e l'arte di creare situazioni di tensione tra il pubblico sono le cifre stilistiche più importanti della cinematografia creata da Alfred Hitchcock.

Il rapporto con le attrici

Nonostante il legame con Alma Reville, Alfred Hitchcock è ossessionato dalle attrici con cui lavora, tanto da cercare di prendere il contro su ogni aspetto della loro vita, dal set alla vita privata. Le donne che hanno segnato la sua filmografia e la sua vita sono state Ingrid Bergman, Grace Kelly, Vera Miles, Kim Novak, Janet Leigh e Tippi Hedren. Prima di Quentin Tarantino, Alfred Hitchcock rende filmiche le sue fantasie sessuali da adulto, godendo nel concepire stupri e assassini. Di Vera Miles arriva a controllare anche il sorriso, la camminata e la dieta. Prima di girare una scena, sussurra alle orecchie delle attrici oscentià e barzellette sconce.

Ingrid Bergman

Una delle attrici preferite da Hitchcock è Ingrid Bergman. Incredibilmente affini e complici, girano insieme Io Ti Salverò, Il peccato di Lady Considine e Notorius. Con Gregory Peck le fa girare uno dei baci più lunghi della storia del cinema. Quando lascia Hitchcock e gli Stati Uniti per sposare Roberto Rossellini, Hitchcock vive l'evento come un tradimento.

Grace Kelly

Di Grace Kelly, Hitchcock adora la freddezza e la passione. Donna feticcio anche lei, deve sottostare a cinque giorni di riprese per una scena in cui un gangster la picchia. Risultato: ne esce piena di lividi. Ma "Hitch" sostiene di averla salvata dall'immagine di donna gelida, definendola «un vulcano coperto di neve». Quando Grace Kelly si fidanza con il principe Ranieri di Monaco, Hitchock focalizza l’attenzione su Vera Miles.

I film più famosi

Nella sua lunga carriera, divisa tra il periodo inglese e il successivo hollywoodiano, il regista britannico dirige 53 pellicole. La produzione più importante è quella dopo il trasferimento a Hollywood, dal 1940 al 1976.

Nodo alla gola (1948)

Basato sull'omonimo lavoro teatrale di Patrick Hamilton del 1929, Nodo alla gola è ispirato da un reale fatto di cronaca nera: l'omicidio del 14enne Bobby Franks ad opera di due studenti dell'Università di Chicago, divenuti noti come Leopold e Loeb.

Poco prima di un ricevimento nel loro elegante appartamento a New York, Brandon Shaw e Phillip Morgan, due giovani raffinati e conviventi, uccidono l'amico ed ex compagno di Harvard David Kentley strangolandolo con una corda. Il loro crimine ha uno scopo: vogliono provare la loro "superiorità" sulla morale comune commettendo "l'omicidio perfetto", senza movente. Il corpo della vittima viene nascosto in un baule antico sul quale, per evitare che possa essere aperto, viene apparecchiata la tavola per il party.

Il delitto perfetto (1954)

Ne Il delitto perfetto Ray Milland e Grace Kelli sono i protagonisti di un triangolo amoroso che va a concludersi con quello che un ex campione di tennis definisce "il delitto perfetto". Lo scopo dell'omicidio è ereditare la fortuna della moglie senza destare sospetti. Ma gli eventi non vanno come previsto.

La finestra sul cortile (1954)

Inserito tra i migliori cento film americani, La finestra sul cortile. Qui vediamo due protagonisti cari a Hitchcock: James Stewart e Grace Kelly. Stewart è un reporter di successo, costretto a casa da una frattura alla gamba sinistra. La sua immobilità lo costringe a osservare i suoi vicini di casa con un binocolo e il suo teleobiettivo. Un omicidio infuoca la sua già ardente curiosità, che lo spingono a ricostruire la dinamica del crimine solo osservando i dettagli attraverso il suo binocolo.

Caccia al Ladro (1955)

In Caccia al ladro Grace Kelly è al fianco di Cary Grant, che interpreta un ladro di gioielli. Un "ammiratore" del ladro riprende i furti imitandone lo stile. Così John Robie "il gatto" inizia a collaborare alle indagini per scongiurare un suo ritorno in galera.

Vertigo - La donna che visse due volte (1958)

Il film Vertigo - La donna che visse due volte è tratto dal romanzo omonimo del 1954, scritto da Thomas Narcejac. James Stewart affianca Kim Novak, calcando i panni di John Ferguson. Soffre di vertigini a causa della morte di un collega poliziotto precipitato nel vuoto. Incaricato di sorvegliare Madeleine, la moglie di un amico, scopre che la donna si identifica con  la bisnonna materna, Carlotta Valdés, la quale, abbandonata dall'amante e privata della figlia nata dalla loro relazione, morì suicida a 26 anni.

Alfred hitchcock racconta

Nel 1955 incomincia a produrre e a girare alcuni episodi della famosa serie Alfred Hitchcock presenta. Dal 1955 al 1962 gira una ventina di telefilm. Ciò gli consente di avere accesso a ingenti capitali, diventando anche azionista della MCA e riuscendo a controllare la Universal. Inoltre, la forza economica gli permette di realizzare anche i progetti più ambiziosi e stravaganti.

Curiosità

I cameo nei suoi film

Tra le curiosità legate alla vita cinematografica di Alfred Hitchcock ci sono i suoi frequenti cameo. Amava apparire in ogni suo film, tanto che presto rese questa usanza una consuetudine scaramantica, oltre a un gioco per gli spettatori.

Tra i cameo più famosi ci sono quello de Il delitto perfetto, dove lo si può riconoscere in una fotografia di compagni di scuola mostrata dal protagonista. In Intrigo internazionale appare due volte: sia alla fine della sigla iniziale come un passeggero che non riesce a salire su un autobus, sia vestito da donna nel treno. In La finestra sul cortile appare in una scena insieme al musicista che suona al pianoforte, proprio di fronte all'appartamento di James Stewart. In La donna che visse due volte lo si vede attraversare la strada prima della scena in cui James Stewart incontra il suo amico nell'ufficio di un cantiere navale. In Psycho sosta davanti all'agenzia dove lavora Marion Crane (Janet Leigh), con in testa un cappello da texano.