83esima edizione della notte degli Oscar: i vincitori
Una notte lunga e intensa come solo quella degli Oscar sa essere.
Premio cinematografico più importante dell'anno, la cerimonia degli Oscar crea sempre grandi attese sia nel grande pubblico che negli addetti ai lavori: si scoprono le tendenze dell'anno e si sancisce il successo di un attore, regista, sceneggiatore o addetto ai lavori che, ricevendo la statuetta accedono all'olimpo delle divinità cinematografiche.
Benché il vero nome dell'evento sia Academy Awards, è ormai tradizione rifersi ad esso come 'Notte degli Oscar'. Un'abitudine che, pare, derivi dall'esclamazione di Margaret Herrick, impiegata all'Academy of Motion Picture Arts and Sciences, la quale, vedendo la statuetta sopra un tavolo, esclamò: «Assomiglia proprio a mio zio Oscar!».
Quale che sia l'origine del nome, è tuttavia assodata la capacità della cerimonia di tenere col fiato sospeso pubblico comune e mondo cinematografico. Una kermesse che si apre col famoso red carpet riservato alle celebrità, per poi terminare nell'emozione e nei ringraziamenti delle illustri personalità premiate nel corso della serata.
L'edizione 2011 degli Academy Awards è andata in scena come ogni anno a Hollywood e ha visto Anne Hathaway e James Franco nel ruolo di presentatori della serata. Una premiazione che, per una volta, non ha giocato sull'effetto sorpresa, anzi: non sono state affatto disattese le aspettative riguardo i favoriti, tutti premiati con una statuetta nel corso della kermesse.
Favorito in partenza e premiatissimo durante la serata è stato Il Discorso del Re, filmche si aggiudica ben quattro statuette: miglior film, miglior scenggiatura originale di David Seidler, Miglior Regia di Tom Hopper e infine miglior attore protagonista a Colin Filth.
Anche Natalie Portman, una delle favorite in partenza, si è aggiudicata l'Oscar come Miglior attrice protagonista per 'The Black Swan'.
Altra pellicola per la quale l'Oscar ha confermato il precedente successo di pubblico è senz'altro 'The Social Network' che si aggiudica ben tre statuette come Miglior Montaggio di Angus Wall e Kirk Baxter, Milgior Colonna sonora riginale di Trent Reznor e Atticus Ross e Miglior Sceneggiatura Non Originale ad Aaron Sorkin.
Per quanto riguarda il miglior film straniero, categoria nelle cui fasi iniziali concorreva anche 'La Prima cosa bella' di Paolo Virzì, a trionfare è stato 'In a Better World' film danese di Susanne Bier.
Tra le aspettative disattese c'è però quella relativa all'ultimo film dei Fratelli Coen. Il Grinta, che aveva aperto qualche settimana fa il Festival di Berlino, non ha ricevuto nessuna statuetta, benché fosse candidato in ben 10 categorie.
Insomma, benché la serata non abbia riservato molte sorprese, è innegabile che l'atmosfera che si è respirata anche solo attraverso lo schermo televisivo, non ha fatto rimpiangere di aver seguito la cerimonia di premiazione.