Susan B. Anthony, la pioniera americana per i diritti civili
Saggista, attivista e sostenitrice dell'emancipazione delle donne, Susan fu una delle personalità chiave per l'ottenimento del suffragio per le donne.
Per quasi 45 anni Susan Brownell Anthony attraversa tutti gli Stati Uniti fino a raggiungere l'Europa per un unico grande scopo: parlare del diritto di suffragio alle donne. Nata nel 1820, tenne dai 75 ai 100 discorsi all'anno per far sì che non si smettesse di parlare di diritti civili per i neri e la popolazione femminile, fino a che tutti non fossero stati in grado di votare. Alla vigilia di uno dei voti più decisivi della storia americana e a 200 anni dalla sua nascita, ecco chi era Susan B. Anthony.
Susan B. Anthony: gli inizi
Susan Brownell Anthony nasce ad Adams, Massachusetts (West Grove), il 15 febbraio 1820. Seconda di otto figli, fin da piccola dimostra una precoce intelligenza. Nonostante i suoi genitori fossero di religione quacchera Susan cresce in una famiglia di mentalità aperta e progressista: sono loro a influenzare in modo decisivo la formazione della loro figlia. I valori fondanti veicolati in famiglia mirano a sviluppare personalità autonome. Grande importanza è data all'autostima.
La famiglia Anthony si trasferisce a Battenville, nello stato di New York. Qui Susan frequenta una scuola di quartiere ma, essendo una ragazza, riceve un'istruzione mediocre rispetto ai maschi. Visto ciò, suo padre Daniel crea un gruppo di homeschooling e tiene i figli a studiare a casa. Un ruolo chiave nel creare le basi per il futuro impegno nei diritti civili di Susan lo gioca Mary Perkins, insegnante che rafforza in lei la convinzione dell'uguaglianza tra uomini e donne.
Nel 1840 diventa un'insegnante per aiutare la famiglia a riprendersi da un pesante dissesto finanziario. È in questo ambiente che inizia a battersi per stipendi equi e uguali tra uomini e donne, dato che gli insegnanti maschi guadagnavano quattro volte più delle femmine.
L'emancipazione delle donne e il suffragio universale
Negli anni dell'insegnamento Susan partecipa alla convention sui diritti delle donne tenutasi ad agosto 1848 e firma la Dichiarazione dei Sentimenti, nata dalla convention di Rochester. Trasferitasi nella fattoria di famiglia, a Rocherster, New York, Susan diventa una presenza abituale agli eventi legati al movimento per l'emancipazione femminile.
Perseguendo il diritto al voto per le donne, non riesce a portare dalla sua parte le donne del movimento operaio, che vedono il suffragio universale come un interesse più delle donne del ceto medio che del loro. Inoltre, i rapporti con il movimento operaio si complicano ulteriormente quando Susan invita le donne a raggiungere l'indipendenza economica entrando nell'industria tipografica, mentre in quegli anni la forza lavoro di quel settore, per lo più maschile, era in sciopero.
Ricercava un approccio moderato al diritto di voto femminile: in questo modo secondo lei avrebbero raggiunto più risultati, anche se in un tempo maggiore. Aderisce al movimento della temperanza, un'organizzazione sociale contro il consumo di bevande alcoliche, che ne critica il consumo eccessivo e promuove la temperanza o l'astinenza totale. In gioventù non ha molta fiducia nel suo aspetto fisico e nelle sue capacità oratorie, ma le sue insicurezze non la fermano.
Susan B. Anthony: i diritti civili
Voto, uguaglianza tra uomini e donne, ma anche diritti civili in senso più ampio. Si dedica al movimento anti-schiavista, conquistando così la prima ribalta pubblica. La figura di Elizabeth Cady Stanton è determinante nel proprio cammino politico. Con lei organizza la National Women's Suffrage Association, NWSA e la prima società femminile statale per la temperanza sul suolo americano. La differente ambizione delle due donne le porta a separarsi, pur rimanendo punto di riferimento l'una per l'altra.
Dopo la prima convention americana sui diritti delle donne del 19 e 20 luglio 1848 a Seneca Falls, Susan non si ferma. Partecipa a un incontro dopo l'altro, ma soprattutto cerca di sfruttare la sua crescente notorietà per dare visibilità al movimento per i diritti degli afroamericani e delle donne. Parlando alla nona convention dei diritti delle donne il 21 maggio 1859, chiede: «Dove, in base alla nostra Dichiarazione d'indipendenza, l'uomo sassone trae il suo potere di privare tutte le donne e i negri dei loro inalienabili diritti?».
Susan B. Anthony si scontra con il suo vecchio amico Frederick Douglass. Attivista nell'Associazione per gli uguali diritti, dopo aver combattuto per il diritto di voto per neri e donne, accetta il Quindicesimo Emendamento alla Costituzione: i neri maschi avrebbero votato, ma non le donne. È a questo punto che Susan sposa completamente la lotta a favore dei diritti delle donne. Il suo motto, pubblicato sul settimanale The Revolution, è: «La vera Repubblica — gli uomini, i loro diritti e niente di più; le donne, i loro diritti e niente di meno».
Il voto ileegale
Il 5 novembre 1872 si fa arrestare per aver votato. Il 18 giugno 1873 Susan deve affrontare un processo contro gli Stati Uniti d'America. Il giudice Hard Hunt dichiara in aula: «Il 5 novembre 1872 Susan B. Anthony votò per un rappresentante del Congresso degli Stati Uniti d’America. In quel momento lei era donna, e suppongo che non ci siano dubbi in merito. Lei non aveva diritto di voto. È colpevole di aver violato la legge. (Quindi) la prigioniera è stata giudicata secondo quanto stabilito dalle leggi».
Lei si difende così: «Si, vostro onore, ma sono leggi fatte dagli uomini, interpretate da uomini e amministrate da uomini in favore degli uomini e contro le donne». Durante il processo il giudice chiede ancora: «Lei ha votato come una donna, giusto?». E lei: «No, signore, ho votato come un cittadino degli Stati Uniti». Il giudice le impone di pagare una multa di cento dollari e di chiudere lì la faccenda, ma lei rifiuta dicendo: «Non pagherò mai nemmeno un dollaro».
Proprio come altri attivisti, Susan B. Anthony si impegna in prima persona per la protezione degli animali. E, come tanti attivisti, diventa vegetariana.
Susan B. Anthony: il suo lascito
Susan B. Anthony muore 14 anni prima dell'approvazione del Diciannovesimo Emendamento, la legge americana che in Usa sancisce il diritto di voto alle donne, conosciuto anche come Emendamento Anthony. Questa è stata riprodotta su monete degli Stati Uniti: il dollaro di Susan B. Anthony è stato il primo dedicato a una donna americana realmente esistita. La casa di Battenville di Susan è iscritta nel National Historic Register, mentre la casa di Rochester è dichiarata monumento storico nazionale.
Stefania Leo