Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica
Finalmente, dopo consultazioni, dibattiti, schede bianche, lunghi scrutini e conseguenti polemiche, l'Italia ha un nuovo Presidente della Repubblica.
Il quorum è stato raggiunto ed è stato eletto il giurista Sergio Mattarella, al quarto scrutinio, con 665 voti. Fortemente voluto dal PD, quello di Sergio Mattarella è stato uno dei nomi più illustri a circolare nell'ambiente politico fra le tante provocazioni e polemiche.
Ma chi è Sergio Mattarella? Nato a Palermo nel 1941, Mattarella cresce in un ambiente intriso di politica: suo padre Bernardo è tra i fondatori della DC nonché ministro e più volte sottosegretario nei governi De Gasperi, mentre il fratello Piersanti, prima deputato all’Assemblea regionale siciliana e poi assessore, diventa successivamente Presidente della Regione. In questa veste Piersanti promuove un processo di riforma dei finanziamenti pubblici che, non gradito ai boss, decreta la sua morte nel 1980 per mano di un attentato firmato da Cosa Nostra, proprio sotto gli occhi del più giovane Sergio.
In quegli anni, Sergio Mattarella è professore di diritto parlamentare all’Università di Palermo. In seguito alla morte del fratello, tuttavia, comincia la sua militanza nella Democrazia Cristiana e, in particolare, nella corrente di Aldo Moro. Passano pochi anni e nel 1987 è Ministro dei Rapporti con il Parlamento nei governi De Mita prima e Goria poi.
Si dimette nel 1990 insieme a Martinazzoli, Misasi, Mannino e Fracanzani, per protesta contro la fiducia (posta dal VI governo Andreotti) alla legge Mammì (Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato) che, fortemente, voluta da Craxi, Andreotti e Forlani, getterà di lì a poco le fondamenta sulle quali Berlusconi costruirà il suo impero televisivo. Anche quando Forza Italia viene ammessa nel Partito Popolare Europeo Mattarella esprime il suo dissenso definendolo “un incubo irrazionale”.
Il nome di Sergio Mattarella è indissolubilmente legato alla politica italiana della Prima Repubblica. E' proprio con la cosiddetta Legge Mattarella che, nel 1993, viene attuata la riforma del sistema elettorale applicata alle elezioni del 1994 grazie al Referendum del 18 aprile dello stesso anno: in seguito alle elezioni nasce la dodicesima legislatura e la cosiddetta Seconda Repubblica. Impiegata per le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 200, la Legge Mattarella rimane in vigore fino al 2005 quando viene poi sostituita dalla Legge Calderoli.
Alla Legge Mattarella il politologo Giovanni Sartori dà l'appellativo di "Mattarellum" definendo illusorio, a suo avviso, il tentativo di creare un sistema prevalentemente maggioritario all'italiana.
Da sempre protagonista della scena politica, Mattarella è tra i fautori di quel rinnovamento della Democrazia Cristiana che, nel 1994, porta alla fondazione del Partito Popolare Italiano. Viene eletto alla Camera nelle liste del Partito Popolare nel 1994 e nel 1996 e sostiene la candidatura di Romano Prodi alla guida della coalizione di centrosinistra che comprende anche il PPI e il PDS.
Nel 1998 ricopre la carica di Vicepresidente del Consiglio nel governo D’Alema ed è Ministro della Difesa nei successivi Governi D'Alema e Amato.
E', inoltre, tra i fondatori della Margherita e resta in Parlamento fino al 2008.
Nel 2011 viene eletto alla Corte Costituzionale e, in quella veste, nel 2014, dichiara incostituzionale il"Porcellum": la legge elettorale proposta nel 2005 da Roberto Calderoli e sostituita al Mattarellum. La nuova legge elettorale si basa su una formula proporzionale con clausole di sbarramento e premio di maggioranza.
La Corte Costituzionale ha annullato quelle parti della legge che riguardano l'assegnazione dei premi di maggioranza che, indipendenti dal raggiungimento di una soglia minima di voti alle liste (o coalizioni), non consentono all'elettore di fornire un preferenza.
Il 31 gennaio 2015 Sergio Mattarella viene eletto: è il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana.