Chi è Mimmo Lucano, l'ex sindaco "colpevole di accoglienza"
La storia dell'ex sindaco di Riace: noto in tutto il mondo per le sue politiche di accoglienza dei migranti, è stato condannato a 13 anni e 2 mesi di reclusione dal Tribunale di Locri.
13 anni e 2 mesi di reclusione. Questa la pesante condanna inflitta dal Tribunale di Locri all’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano, arrivata al termine del processo Xenia. «Devo prendere atto che è finito tutto. Nemmeno per i delitti di mafia ci sono queste sentenze. Ora posso anche morire, non c'è pace né giustizia», ha commentato Lucano, che dovrà anche restituire 500 mila euro di finanziamenti ricevuti dall'Unione europea e dal Governo.
Chi è Mimmo Lucano
Ripercorriamo la storia di Domenico “Mimmo” Lucano, ex sindaco di Riace noto per le politiche di accoglienza dei migranti, che lo avevano reso famoso in tutto il mondo.
Gli studi e l'inizio della carriera politica
Domenico Lucano nasce a Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) il 31 maggio 1958. Dopo il diploma come perito chimico si trasferisce a Roma per studiare Medicina, ma torna in Calabria senza finire l’università. Diventato insegnante, lavora nella Capitale e in Piemonte per poi stabilirsi infine a Riace, piccolo comune calabrese alle prese con un progressivo spopolamento, che rischia di metterne a rischio la sopravvivenza stessa. In seguito alle elezioni cittadine del 2000, Lucano nel consiglio comunale come componente della minoranza.
L'Associazione Città Futura
Nel 1998, insieme ad altri riacesi, accoglie alcuni curdi sbarcati sulle coste della Calabria. L’anno successivo, con l’idea di sopperire allo spopolamento di Riace tramite il recupero delle case abbandonate del paese e degli antichi mestieri, fonda l’associazione "Città Futura”. Poco dopo nasce la cooperativa “Il Borgo e il Cielo”, che si occupa della gestione dei laboratori artigiani di Riace.
Mimmo Lucano, sindaco di Riace
Nel 2004, per la prima volta Mimmo Lucano si candida a sindaco di Riace. Viene eletto con il 35,4% dei voti: sarà solo il primo di tre mandati consecutivi. Grazie a Lucano, il nome di Riace torna a circolare nel mondo non più o non solo come il luogo dove furono rinvenuti i famosi Bronzi, ma anche per l'efficacia delle politiche di integrazione messe in atto dal suo sindaco.
Cos'è il Modello Riace
Con l’adesione al sistema SPRAR, Riace ottiene fondi per la ristrutturazione delle case dismesse, dando accoglienza a numerosi rifugiati e richiedenti asilo, che nel comune calabrese imparano un mestiere attraverso laboratori artigiani di tessitura, lavorazione del vetro, confettura. Secondo le stime, da Riace in 17 anni passano almeno 6 mila migranti, provenienti da oltre 20 Paesi. Molti decidono di rimanere, in un borgo di nuovo vivo, dove l’amministrazione Lucano apre scuole e finanzia microattività, mettendo persino in piedi la raccolta differenziata porta a porta, affidata a ragazzi extracomunitari che la trasportano sul dorso di asini. È il “Modello Riace”, preso come esempio di un modo nuovo ed efficace di fare accoglienza: nel 2016 la rivista Fortune inserisce Lucano al 40 esimo posto nella classifica dei leader più influenti al mondo.
L'indagine
Nel 2018 il personaggio simbolo dell'integrazione viene travolto da un'inchiesta della procura di Locri, che ipotizza l'esistenza di un sistema criminale proprio dietro al “Modello Riace” conosciuto in tutto il mondo: in particolare, Lucano avrebbe favorito diversi matrimoni di convenienza tra cittadini del posto e donne straniere, per permettere a quest’ultime di rimanere nel territorio italiano. La Guardia di Finanza raccoglie inoltre elementi circa l'affidamento fraudolento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, che sarebbe avvenuto senza le procedure di gara previste per i contratti pubblici. Il 2 ottobre, Lucano viene posto agli arresti domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Chi è Lemlem Tesfahun
Anche la compagna di Mimmo Lucano, che è stato sposato e ha avuto due figli dall’ex moglie, viene travolta dall’inchiesta della procura di Locri: ritenuta complice del sistema alla base del “Modello Riace”, Lemlem Tesfahun viene condannata infatti a 4 anni e 10 mesi. Nata in Etiopia, ha raggiunto Lampedusa su un barcone insieme alla sorella, annegata purtroppo durante la traversata. Accolta sull’isola siciliana, si è poi rifatta una nuova vita in Calabria.
Per cosa è stato condannato Lucano
Mimmo Lucano è stato condannato per associazione a delinquere, abuso d'ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Il Pm aveva chiesto per lui 7 anni e 11 mesi di carcere: la sentenza arrivata lo ha condannato a quasi il doppio degli anni.
Le reazioni alla condanna
Le reazioni non si sono fatte attendere. Se da una parte i ministri leghisti hanno chiesto a Lucano un passo indietro dalle elezioni in Calabria (è candidato con una lista che sostiene Luigi De Magistris), il segretario del Partito Democratico Enrico Letta ha espresso «vicinanza e solidarietà», mentre il deputato Matteo Orfini ha definito «una cosa abnorme» i 13 inflitti all’ex sindaco di Riace.
#MimmoLucano ha sempre agito seguendo il principio dell’accoglienza, ha sempre e solo salvato vite. Mimmo, so che sei innocente. Ogni anno in Italia vengono condannate centinaia di persone innocenti poi assolte. So che sarà così anche per te. Non mollare mai. Io ci sarò sempre. pic.twitter.com/PCmqkKvXxP
— Roberto Saviano (@robertosaviano) September 30, 2021
«Prendo atto di una condanna severa e auguro a Mimmo Lucano di poter far valere le sue ragioni nei successivi gradi di giudizio», ha dichiarato Giuseppe Conte. «Mimmo, so che sei innocente. Ogni anno in Italia vengono condannate centinaia di persone innocenti poi assolte. So che sarà così anche per te. Non mollare mai. Io ci sarò sempre», così Roberto Saviano su Twitter.
Matteo Innocenti