Alimentazione del malato
Durante la malattia nell'organismo del malato vengono mobilitati una serie di processi di difesa, di eliminazione e di ricostruzione, che aumentano notevolmente il dispendio di energie. Tali energie debbono essere reintegrate attraverso una dieta ricca e variata, entro i limiti posti dallo stato patologico in atto.
Non è dunque possibile fornire indicazioni dietetiche adatte a tutti (cosa che del resto non vale solo in caso di malattia). Sarà quindi fondamentale interpellare sempre il medico, per evitare errori che possano compromettere il buon superamento della malattia.
La dieta può spesso avere infatti valore terapeutico e seguirla puntualmente può divenire indispensabile (per esempio, nel caso di un diabetico).
È quindi necessario che sia il malato il quale deve adeguare le proprie abitudini alimentari, sia chi si occupa della sua assistenza preparando i cibi, comprendano molto bene i motivi per cui devono essere eliminate dalla dieta certe sostanze alimentari a favore di altre.
Il miglior interlocutore è ancora il medico a cui bisognerà chiedere delucidazioni rispetto ai metodi di cottura, alle possibili sostituzioni di un cibo con un altro, e così via.
In questa sede possiamo soltanto dare pochi e brevi suggerimenti di ordine generale.