colonscopìa
esame che permette la visione diretta, tramite un endoscopio a fibre ottiche, della tonaca mucosa del retto e del colon. La colonscopìa viene effettuata a paziente sveglio, con la possibilità di somministrare un antispastico direttamente sulla mucosa, e va preceduta da un'attenta preparazione volta a eliminare ogni residuo fecale dall'intestino: è consigliabile non assumere frutta e verdura per alcuni giorni; al termine della giornata che precede l'indagine si somministra una soluzione a base di glicole etilenico, mentre nelle ore che precedono l'esame si esegue un clistere con un litro della stessa soluzione. La colonscopìa è indicata per formulare diagnosi di colite ulcerosa, di malattia di Crohn del colon, nella ricerca di polipi e tumori maligni del grosso intestino, con la possibilità di asportare sia i polipi sia piccoli adenocarcinomi che non abbiano intaccato la mucosa intestinale e di effettuare prelievi bioptici multipli (vedi anche endoscopia).