L'alimentazione
Alimentarsi non è solo una necessità.
Se la sete e la fame sono bisogni assolutamente fisiologici, funzionali a coprire i nostri consumi idrici ed energetici, non dobbiamo dimenticare che il concetto di nutrizione riveste, per l'uomo, anche molti altri significati.
Mangiare e bere in compagnia, cenare con la propria famiglia o insieme ad amici sono spesso veri e propri rituali: i commensali, riuniti intorno a un tavolo, trasformano il pasto in un'occasione per stare insieme, dialogare, divertirsi e condividere i piaceri della tavola.
Non è un caso se la nostra cultura pullula di riferimenti simbolici alla convivialità: basti pensare alla biblica ultima cena, al supplizio di Tantalo, al Simposio platonico, alla proverbiale ingordigia di Gargantua o allo strepitoso successo delle ricette di Pepe Carvalho; il cibo, del resto, riveste, fin dalla nascita, il difficile compito di mediare il nostro rapporto con l'ambiente esterno tanto che, per la psicoanalisi, l'alimentazione rappresenta la prima forma di costruzione dell'identità.
Soffermiamoci un istante ad analizzare le nostre abitudini alimentari: amiamo cucinare o preferiamo essere servirti e trovare pronto? Prediligiamo il dolce o il salato? Siamo rigorosi nel rispettare i pasti o cediamo di fronte a uno spuntino sfizioso? In che rapporto siamo con le diete?
Rispondere a queste e ad altre semplici domande sarà sufficiente per capire quanto il modo in cui mangiamo e cuciniamo rispecchi la nostra personalità, il legame che abbiamo col nostro corpo, gli stati d'animo quotidiani. Il rapporto con il cibo è una finestra spalancata sul mondo dei nostri sentimenti, fa luce sulle nostre capacità relazionali, ci permette di valutare il nostro umore. Basti pensare alla fame nervosa che si impossessa di noi prima di un esame o di un colloquio di lavoro o, al contrario, alla completa mancanza di appetito che affligge, in molti casi, gli innamorati! La sempre maggiore diffusione di gravi malattie psicogene quali l'anoressia e la bulimia ci fa comprendere, inoltre, quanto l'alimentazione possa divenire una cartina di tornasole rispetto alla presenza di conflitti di tipo emotivo e di seri disturbi dell'affettività.
Nutrirci bene, avere rispetto di ciò che consumiamo, informarci sulle norme di conservazione e di preparazione degli alimenti, conoscerne le caratteristiche e le proprietà, sono semplici regole che ci consentono di donare all'atto quotidiano dell'alimentarsi un significato più ampio rispetto al concetto di sostentamento dell'organismo.
Osservare queste semplici abitudini, ascoltare il nostro corpo, con le sue esigenze e le sue intolleranze, imparare a conoscerne il metabolismo, senza frustrare la psiche con rinunce inutili o eccessive, può aiutarci non solo a mantenere un'alimentazione sana ed equilibrata, ma anche a prevenire disturbi e malattie sia fisici sia mentali.
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