Gli Hobbit al cinema: dal film dimenticato del 1966 alla grande produzione di Peter Jackson

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Quando nel 1964 il produttore William Snyder chiese all’animatore Gene Deitch di realizzare un lungometraggio basato sul romanzo di John Ronald Reuel Tolkien Lo Hobbit o la riconquista del tesoro, il libro era ancora pressoché sconosciuto ai più.

Tuttavia, Snyder, rimasto molto affascinato dalla trama e dai suoi protagonisti (gli Hobbit), ne acquistò i diritti affidando a Deitch e all’illustratore Adolf Born il compito di realizzarne un film d’animazione.

Il progetto che ne scaturì si rivelò alquanto ambizioso per l’epoca; l’idea di Deitch era quella di utilizzare dei personaggi di celluloide animati su sfondi tridimensionali. Un lavoro lungo e costoso che vide anche la rivisitazione della trama cui furono aggiunti nuovi personaggi e diverse canzoni. Il progetto presentato dopo due anni da Deitch e Snyder non catturò, tuttavia, l’attenzione dei produttori americani ma, quando ormai tutto sembrava perduto, Snyder pur di non perdere i diritti acquisiti sul romanzo (che sarebbero scaduti da lì a un mese, il 30 giugno del 1966), chiese a Deicth di realizzare un cortometraggio di animazione nel minor tempo possibile.

Lo stesso Deitch ammise, poi, di aver commesso un errore poiché, ciò che venne fuori, fu una versione estremamente sintetica e condensata della storia di Bilbo Baggings e degli altri protagonisti di Lo Hobbit, degna quasi di un trailer e del tutto differente dal progetto originale. In ogni caso, l’intento del produttore Snyder fu raggiunto poiché il film venne proiettato a New York davanti a una ristretta platea di spettatori ottenendo così una proroga sui i diritti che, subito dopo, rivendette per l’allora esorbitante cifra di 100.000 dollari.

Tuttavia, il romanzo fantasy di Tolkien non poteva passare inosservato agli occhi del mondo cinematografico, presentandosi quale grande fonte di ispirazione per sceneggiatori e registi. Così, solo undici anni più tardi, nel 1977, fu portato a compimento un nuovo e, meno ambizioso, progetto. Parliamo di The Hobbit il cartone animato prodotto dalla Rankin/Bass Production per la NBC (USA). Le animazioni realizzate da uno studio giapponese (Topcraft), riscossero successo di critica e pubblico e così le avventure degli Hobbit conobbero, per la prima volta, fama internazionale.

Ebbene, dopo 35 anni, il romanzo di Tolkien rivede la luce grazie a Peter Jackson anche regista dei tre film tratti dall’omonima trilogia Il Signore degli Anelli. Già dal 1995, Jackson era intenzionato a ridare lustro alla storia di Tolkien ma a causa di disguidi legali, ritardi e scioperi, solo nel 2010 gli è stato concesso il via libera alle riprese. Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, così come il romanzo di Tolkien, altro non è che un antefatto della trilogia Il Signore degli Anelli che si propone di svelare al pubblico com’è che Bilbo Baggings (appunto Lo Hobbit), interpretato da Martin Freeman, venne in possesso dell’anello della discordia. Con lui anche Gandalf,. Gollum (o Smeagol), Legolas e Frodo, già protagonisti de Il Signore degli Anelli.

Il film presto in uscita si propone, anche questa volta, quale primo capitolo di una trilogia che si preannuncia già un successo. Un viaggio nel mondo fantasy degli Hobbit che, sicuramente, non mancherà di appassionare grandi e bambini.

photo credit: Daniel Peckham via photopin cc