Marangone
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NOME ITALIANO: Marangone
SPECIE: Phalacrocorax carbo
LUNGHEZZA: 84-90 cm
DISTRIBUZIONE: Tutto il mondo
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Uccelli
ORDINE: Pelecaniformi
FAMIGLIA: Falacrocoracidi
GENERE: Phalacrocorax
Detto anche cormorano comune, il marangone ha una diffusione amplissima: dalla Groenlandia e dal Canada all’Europa, all’Africa e a gran parte dell’Asia, fino all’Australia e alla Nuova Zelanda. Frequenta le coste marine e quelle dei grandi laghi e dei fiumi. In Italia nidifica lungo le coste della Maremma toscana, della Sardegna e della Sicilia, ed è ormai assai diffuso come svernante anche nell’entroterra, ovunque ci siano laghi o fiumi. Il corpo e il collo sono lunghi; la spiccata elasticità di quest’ultimo gli permette di inghiottire interi anche pesci di discrete dimensioni. Le zampe sono corte e palmate, ideali per nuotare; le ali sono affusolate, con un’apertura di 1,3-1,6 metri. La livrea è tendenzialmente nera lucente con riflessi azzurri; sul collo sono presenti alcune penne biancastre. Durante la stagione riproduttiva sui fianchi compaiono 2 evidenti macchie bianche. Dimensioni e livrea cambiano però sensibilmente a seconda dell’areale. Molto agile nel volo, il marangone appare più in difficoltà nel decollare direttamente dall’acqua. La sua dieta è costituita prevalentemente da pesci, che cattura con il becco uncinato. Il periodo riproduttivo varia con la latitudine; la femmina depone 1-7 uova in un nido posto a terra o su un albero e le cova per circa un mese. I piccoli raggiungono l’indipendenza dai genitori nel giro di un centinaio di giorni. Se la nidificazione va a buon fine, la coppia farà ritorno nello stesso luogo anche l’anno seguente. Una specie simile, ma endemica solo della Nuova Zelanda, è Phalacrocorax carunculatus, di dimensioni leggermente inferiori e dalle zampe color rosa.