Manato
NOME ITALIANO: Manato
SPECIE: Trichechus manatus
LUNGHEZZA: 2-4 m
DISTRIBUZIONE: Stati Uniti sudorientali, America centromeridionale, Antille
PHYLUM: Cordati
CLASSE: Mammiferi
ORDINE: Sirenii
FAMIGLIA: Trichechidi
GENERE: Trichechus
Altra macrocategoria: Ungulati
Detto anche lamantino, il manato vive nelle acque calde costiere e interne degli Stati Uniti sudorientali, dell’America centromeridionale e delle Antille. La temperatura dell’acqua è decisiva per la sopravvivenza di tutte le specie del genere Trichechus, che necessitano di almeno 20 °C (e che, per inciso, non hanno nulla a che vedere con i trichechi). Le popolazioni della Florida, ad esempio, per ovviare ai rigori dell’inverno si rifugiano nelle acque dei fiumi alimentati da sorgenti calde. Il manato ha corpo affusolato di color grigiobruno; i giovani sono più scuri degli adulti. Mancano gli arti posteriori, e quelli anteriori sono trasformati in pinne in conseguenza dell’adattamento alla vita acquatica. Ha 6 vertebre cervicali e si distingue dal dugongo per la pinna caudale arrotondata. Pesa dai 2 ai 6 quintali. È un animale pacifico e tollerante che si aggrega in piccoli gruppi, talora fino a 15-20 individui, senza intenti territoriali e senza linee gerarchiche. Strettamente vegetariano, si nutre – soprattutto di notte – di piante acquatiche o che crescono presso le rive dei fiumi, e ingerisce fino a 30 chilogrammi di alghe al giorno. In ogni areale il manato è sempre stato oggetto di caccia per la bontà delle sue carni.