Castoro di montagna

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NOME ITALIANO: Castoro di montagna

SPECIE: Aplodontia rufa

LUNGHEZZA: 30-45 cm

DISTRIBUZIONE: America Settentrionale

PHYLUM: Cordati

CLASSE: Mammiferi

ORDINE: Roditori

FAMIGLIA: Aplodontidi

GENERE: Aplodontia

Il castoro di montagna è un roditore endemico delle umide regioni montuose ricoperte di foreste della parte occidentale dell’America Settentrionale. A dispetto del nome comune, è classificato in un sottordine diverso rispetto ai castori, nonostante la somiglianza nell’aspetto. Ha una corporatura tozza che termina con una cortissima coda e vistose vibrisse sul muso; le zampe sono pentadattile e munite di lunghe unghie che tradiscono la vita prevalentemente sotterranea di questo roditore. Il mantello bruno scuro, con 2 macchie bianche alla base di ciascun orecchio, è composto da un primo denso strato di peli protetto da un secondo strato più ruvido. Il castoro di montagna è di indole solitaria e vive nei pressi dei corsi d’acqua, dove scava profonde tane formate da un intreccio di gallerie dotate di numerosi sbocchi. È strettamente vegetariano, con una dieta che include in prevalenza piante acquatiche, tuberi, radici, germogli, rami e cortecce di svariate piante. La ricerca del cibo, che avviene quasi esclusivamente di notte, prosegue anche durante l’inverno: il castoro di montagna non va in letargo, ma sopravvive alla stagione fredda scavando lunghe gallerie sotto la neve, attraverso le quali raggiunge qualche abete di cui divora, un po’ per volta, tutta la corteccia. Dopo una gestazione di circa un mese la femmina dà alla luce 2-3 piccoli, di cui si prende cura per 6-8 settimane.