valvulopatìa
sf. [dal lat. valvŭla, valvola (del cuore)+-patia]. Condizione patologica delle valvole cardiache che regolano il flusso e la corrente sanguigna tra gli atri e i ventricoli e tra i ventricoli e le grosse arterie della circolazione (valvola mitrale, valvola aortica, valvola polmonare e valvola tricuspide). Le principali valvulopatie, la cui origine può essere reumatica, arteriosclerotica o infettiva, sono le stenosi e le insufficienze delle valvole che, nel primo caso, hanno un'apertura ristretta e nel secondo non sono in grado di bloccare il flusso retrogrado. Una valvulopatia è il prolasso della mitrale, che consiste nella protrusione di uno o entrambi i lembi valvolari all'interno dell'atrio sinistro durante la sistole, e può essere accompagnata o meno da una vera insufficienza emodinamica. L'esame diagnostico dirimente in tutte le valvulopatie è l'ecocardiografia, che mostra direttamente il difetto morfologico e funzionale della valvola alterata. In base alla gravità della compromissione emodinamica e alle condizioni del paziente, verrà consigliata una terapia farmacologica o proposto l'intervento chirurgico di sostituzione o plastica valvolare.