tricotomìa (logica, matematica)
sf. [sec. XIX; dal greco trícha, in tre parti+-tomia]. Divisione in tre parti, tripartizione. Con accezioni specifiche: A) in botanica, ramificazione a cima in cui l'asse primario presenta tre rami secondari sotto l'apice. B) In logica, suddivisione di un concetto-genere in tre specie a esso appartenenti. Al di fuori della logica, il caso più noto di tricotomia è la distinzione delle parti dell'anima in Platone (concupiscibile, irascibile, razionale). Nella dottrina gnostica e paleocristiana si distinguono nell'uomo corpo, anima e spirito; Sant'Agostino distingue le qualità dell'anima in memoria, intelligenza e volontà. C) In matematica si parla di tricotomia quando, di tre casi possibili, se ne verifica sempre uno, e uno soltanto. Così, si ha tricotomia nell'ordinamento dei numeri reali secondo grandezze: o a minore di b, o a uguale a b, o a maggiore di b (dati a e b a piacere, si verifica precisamente solo una delle tre possibilità).