termoperiodìsmo
sm. [da termoperiodo]. Ritmo biologico ad andamento stagionale e diurno riscontrabile nei vegetali e legato alle variazioni della temperatura. La costanza di temperatura, talvolta, provoca alterazioni metaboliche nelle piante e da ciò si deduce che lo sviluppo di quasi tutti i vegetali si svolge in maniera ottimale solo se si verificano oscillazioni di temperatura. Il termoperiodismo in senso stretto è legato alle oscillazioni periodiche giornaliere della temperatura che influenzano in modo determinante lo sviluppo vegetativo delle piante, ma non sembra abbiano effetto rilevante sulla fioritura. Il termoperiodismo interviene, infatti, sulla crescita e sulla morfogenesi, nel senso che questi due processi sono favoriti quando la temperatura notturna è molto più bassa di quella ottimale durante le ore di luce. Inoltre si è dimostrato che molte piante crescono stentatamente e finiscono col morire se la temperatura notturna non si abbassa abbastanza rispetto a quella giornaliera: la maggior parte dell'accrescimento di fusti, foglie e frutti si verifica, infatti, nelle ore notturne. La periodicità stagionale interviene invece soprattutto sulla rottura della quiescenza, sulla ripresa vegetativa e sulla fioritura.