teofillìna
Redazione De Agostini
sf. [da teo(bromina)+greco phýllon, foglia]. Alcaloide contenuto nelle foglie di tè. Chimicamente è un derivato purinico (1,3-dimetilxantina) di formula bruta C7H8O₂N4. Si prepara industrialmente solo per sintesi; è un solido cristallino bianco solubile in acqua calda. La teofillina viene usata in medicina, da sola o come composto di addizione con diverse sostanze, per le sue proprietà diuretiche, ipotensive e coronarodilatatrici, oltre che per una certa azione eccitante sulla respirazione. Il più importante composto d'addizione è l'amminofillina.