taurobòlio
Redazione De Agostini
sm. [sec. XIX; dal latino taurobalíum; dal greco taurobólion, da taûros, toro+bállō, colpire]. Battesimo di sangue celebrato nei cosiddetti misteri frigi, il culto ellenistico-romano della dea Cibele. Consiste nell'uccisione di un toro su un graticcio sovrastante una fossa; nella fossa giace il beneficiario del rito che viene così inondato del sangue del toro. È un rito di “rinvigorimento” che poteva essere celebrato anche a vantaggio di una comunità, oltre che di chi vi si sottoponeva. Si sa di tauroboli celebrati a vantaggio dell'imperatore romano e quindi di tutto l'impero. La diffusione della cerimonia nel mondo romano dal sec. II al IV è documentata dagli altari taurobolici, caratterizzati da teste taurine in rilievo.