tèndine
sm. [sec. XVII; dal latino volg. tendo-ínis, da tendĕre, tendere]. In anatomia, struttura connettivale fibrosa, per mezzo della quale l'estremità di un muscolo si inserisce su di un osso, sul derma o su altro punto d'inserzione. Il tendine, resistente e inelastico, di colore biancastro e avvolto da una guaina connettivale (peritenonio esterno), appare come una fascia o un cordone, costituito da fibrille connettivali ondulate, disposte parallelamente, tra loro tenute insieme in fasci, da sostanza cementante e avvolte da un'altra guaina (peritenonio interno); tali singoli fasci (detti primari) sono poi uniti in altri più voluminosi (o secondari). Nella compagine del tendine sono contenute terminazioni nervose (corpuscoli propriocettori) per la sensibilità profonda. Con il termine di tendine si indicano anche segmenti di tessuto fibroso che possono trovarsi nello spessore di un muscolo, o tra due ventri muscolari. Tendine di Achille.