superlégno
È un legno ad alte prestazioni messo a punto nel 2017 dai ricercatori dell’università del Maryland. Il legno viene prima trattato in un bagno di idrossido di sodio e solfito di sodio al fine di rimuovere parzialmente la lignina e l’emicellulosa, quindi è pressato e scaldato per aumentarne la densità ed eliminare le fenditure e i nodi. Tecnicamente, pressione e calore favoriscono la formazione di legami chimici tra atomi di idrogeno e atomi nelle nano fibre di cellulosa adiacenti, rafforzando significativamente il materiale. Il risultato sono delle tavole con caratteristiche fisiche e meccaniche estremamente potenziate: 12 volte più forti del legno naturale e 10 volte più dure. Tali prestazioni lo fanno il avvicinare il superlegno all’acciaio e al titanio, ma con maggiore leggerezza e costi di produzione inferiori. Sebbene sia ancora in fase di sperimentazione, per le sue caratteristiche potrebbe trovare ampia diffusione in edilizia, soprattutto nella costruzione di strutture antisismiche.