strisciata

sf. [da strisciare].

1) Atto o effetto dello strisciare.

2) Segno, stria, lasciata a seguito dello strisciare.

3) In fotogrammetria, tecnica di ripresa aerofotografica per realizzare una serie di fotogrammi scattati lungo la rotta dell'aereo a intervalli di tempo tali che l'area fotografata in un fotogramma sia contenuta per almeno il 60% anche in quello contiguo. Ciò al fine di consentire la visione stereoscopica dell'area comune ai due fotogrammi (v. stereogramma e stereoscopia). Oltre a questa specifica caratteristica detta “sovrapposizione o ricoprimento longitudinale”, la strisciata deve essere realizzata lungo una rotta rettilinea, con asse ottico della macchina da presa nadirale e a quota assoluta costante. Per poter ottenere la sovrapposizione longitudinale minima del 60%, occorre determinare l'intervallo di scatto fra una presa e la seguente. È necessario pertanto conoscere le caratteristiche della camera da presa, la velocità dell'aereo e la quota relativa di volo, che è a sua volta funzione della scala dei fotogrammi da realizzare in relazione alla scala della carta che si vuole restituire. Più strisciate rettilinee e parallele costituiscono un blocco di strisciata nel quale ciascuna strisciata deve avere una “sovrapposizione” o un “ricoprimento laterale” del 10-15%. Il blocco di strisciate viene utilizzato nelle operazioni di triangolazione aerea. La strisciata ha in genere un andamento N-S oppure E-W per una lunghezza di 100-120 km.