sostràto

(lett. substrato), sm. [sec. XIX; dal latino substrātus, pp. di substernĕre, stendere sotto].

1) Strato sottostante un altro: sostrato minerale di un terreno. Fig., elemento costitutivo originario che esercita un influsso indiretto su quanto a esso si sovrappone successivamente e autonomamente: sostrato filosofico di una teoria politica.

2) Una delle accezioni aristoteliche della sostanza. Sostrato è in questo senso la materia nei confronti della forma (sostrato primo), o anche il soggetto.

3) In linguistica, la lingua sulla quale se n'è sovrapposta un'altra, e che per un certo tempo è coesistita con essa prima di estinguersi. § Conquiste militari, immigrazioni, predominio politico o culturale hanno spesso determinato situazioni di questo genere. Nella loro primitiva espansione tutte le lingue indeuropee si sono imposte su sostrati preindeuropei, e in un secondo tempo anche su sostrati indeuropei diversi. Vari e complessi sono gli influssi culturali e linguistici esercitati dai sostrati sulle lingue a essi sovrapposte: ne è maggiormente interessato il lessico (penetrazione di termini relativi alla fauna, alla flora, a strumenti e istituzioni locali), ma non ne restano esenti neppure il sistema fonetico e morfologico. Al sostrato etrusco è attribuito il fenomeno della gorgia degli attuali dialetti toscani, al sostrato celtico è stato attribuito il fenomeno della lenizione romanza, al sostrato basco l'esito spagnolo h- di f-. Lo studio dei problemi di sostrato fu impostato scientificamente da G. I. Ascoli e fu approfondito e sviluppato particolarmente da altri studiosi italiani.