soggettìvo
Indiceagg. [sec. XVII; da soggetto (sostantivo)].
1) Proprio del soggetto; fondato sulla realtà individuale del soggetto; per estensione, che rispecchia idee, sentimenti, condizioni psicologiche personali; quindi non oggettivo e imparziale: dare una valutazione soggettiva dei fatti; le tue riflessioni sono del tutto soggettive.
2) Che appartiene al pensiero umano, in contrapposto al mondo fisico, alla natura degli oggetti; che riguarda il soggetto pensante; il termine abbraccia l'ordine mentale, psicologico e morale e forma la filosofia soggettiva.
3) In psicologia, scala soggettiva, scala di misura relativa a eventi del mondo esterno, ottenuta mediante una valutazione soggettiva qualitativa o quantitativa di tali eventi, indipendentemente dal loro valore oggettivo.
4) In linguistica, genitivo soggettivo, indica il valore di soggetto assunto dal complemento di specificazione: amor parentum (l'amore dei genitori) che equivale a parentes amant (i genitori amano). Proposizione soggettiva, subordinata (esplicita o implicita), generalmente in funzione necessaria. Le frasi soggettive hanno il verbo alla 3a pers. sing. (impersonale) e ricorrono specialmente con i verbi “bisognare, occorrere, convenire” (occorre che tu venga); con locuzioni formate dal verbo “essere” e un aggettivo (è utile dire la verità) o con un sostantivo e in questo caso il verbo è al congiuntivo (è peccato che stia piovendo); con le forme “si dice, si crede, si sa, si narra” (si crede che il ricco sia felice).