sierodiàgnosi

sf. [sec. XX; siero+diagnosi]. In medicina, tecnica diagnostica usata per identificare nel siero del sangue determinate sostanze (batteri, tossine o anticorpi) che compaiono nel corso di un processo morboso e in particolare nelle malattie infettive. Si basa sul principio che allorché certi elementi (antigeni) sono posti in vitro, a contatto con gli specifici anticorpi corrispondenti, si hanno particolari reazioni di cui le più importanti sono l'agglutinazione, la flocculazione, la precipitazione, la fissazione del complemento. Altre tecniche più sofisticate ma di sempre più vasta applicazione in campo diagnostico utilizzano come reagenti enzimi (test immunoenzimatici), sostanze radioattive (test radioimmunologici), o sostanze fluorescenti (test di immunofluorescenza).