setticemìa
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sf. [sec. XIX; da settico+ -emia].
1) In medicina, lo stesso che sepsi.
2) In veterinaria, nome di diverse malattie fra cui setticemia neonatale, malattia infettiva sostenuta da batteri dei genere Streptococcus e Diplococcus che si riscontra nei primissimi giorni di vita nei suinetti e raramente nei puledri e nei vitelli. Determina rialzo termico, indebolimento e provoca la morte degli animali in 1-3 giorni; setticemia diplococcica, o splenogommosa, malattia a decorso rapido che provoca la morte in 12-24 ore dei vitelli di età variabile tra 3 giorni e 8 settimane. È sostenuta da Diplococcus e provoca un notevole ingrossamento della milza che assume consistenza gommosa.