sestèrzio
Redazione De Agostini
sm. [dal latino sestertíus (nummus), da semis, mezzo+tertíus, terzo]. In origine piccola moneta d'argento romana d'età repubblicana pari a un quarto del denario e del valore di due assi e mezzo (da cui il nome) e poi, solo successivamente, di quattro assi. Dopo le prime emissioni la sua coniazione cessò e il sesterzio riapparve solo sporadicamente in periodo repubblicano. Nella riforma monetaria di Augusto il sesterzio divenne la più pesante moneta enea e fu coniata in oricalco, ancora del valore di 4 assi o un quarto del denario. Il sesterzio imperiale reca, come le altre monete di bronzo, la sigla SC (senatus consultu). La sua coniazione cessò nel sec. III dopo Gallieno.