servocomàndo
sm. [sec. XX; servo-+ comando]. Dispositivo di comando facente parte di una macchina, un motore, un impianto ecc., avente lo scopo di alleggerire gli sforzi necessari alla guida o di compiere manovre ausiliarie. I servocomandi trovano impiego nel campo della radioguida e su grandi navi e aerei: in questi ultimi, quelli inseriti nelle trasmissioni dei comandi di pilotaggio raggiungono le soluzioni più sofisticate. Possono essere disposti secondo due schemi diversi: se lo sforzo del pilota viene integrato da quello del servocomando, ma giunge pur sempre alle superfici di governo, si ha la soluzione detta “a comandi assistiti”. I servocomandi utilizzati in questo impiego sono sempre idraulici e il comando risulta reversibile, cioè, cessando l'azione del pilota, torna in una posizione determinata. Inoltre sui comandi grava sempre una certa reazione proporzionale ai carichi aerodinamici che si producono sulle superfici di governo e pertanto il pilota conserva la sensazione fisica della manovra. Se invece la disposizione del servocomando è in serie, cioè se l'azione del pilota finisce sul servocomando cui è affidata la manovra vera e propria, lo schema dicesi “a comandi potenziati”. In questo caso il servocomando è spesso a controreazione, cioè un segnale di ritorno, proporzionale alla deviazione della superficie mobile, interrompe l'azione degli attuatori, quando si è raggiunta la posizione prevista (sistema detto a inseguimento o ripetitore di posizione). In questi comandi sono introdotti dispositivi che stabiliscono artificialmente sui comandi una reazione proporzionale ai carichi aerodinamici prodotti, per mantenere al pilota la sensibilità di governo. Anche questi servocomandi sono idraulici. I servocomandi destinati alle manovre ausiliarie, come, per esempio sugli aerei, la variazione di incidenza dello stabilizzatore, l'azionamento del carrello, dei freni aerodinamici ecc., sono del tipo irreversibile potenziato e spesso elettrici. A fianco di ciascuna trasmissione in cui è inserito un servocomando ve ne sono altre di soccorso che spesso sono solo in grado di compiere la parte di manovra necessaria in caso di emergenza (per esempio, per il carrello, la sola estensione). Quando il servocomando non è in grado di vincere le forze aerodinamiche perché superiori a quelle previste in sede di progetto si ha il fenomeno detto di stallo del servocomando, che impedisce di compiere la manovra desiderata. Nelle navi l'impiego e la tipologia dei servocomandi sono, prescindendo dai particolari, adattamenti dovuti alle diverse caratteristiche delle manovre da compiere e dei diversi organi su cui agire, del tutto analoghi.